Riverita, servita e soddisfatta
Data: 16/03/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... dimostrazione che ancora adesso ha qualche attrazione verso di me, io ero erosa dal desiderio e simultaneamente in evidente imbarazzo, però maliziosamente alla svelta ha sormontato tutto Carla ad arte, che intervenendo prontamente m’ha ripetuto: ‘Ti conosco da molti anni Lucilla, siamo in totale affiatamento, in completa sintonia, io voglio che la mia migliore amica stia piacevolmente bene e anche Gerardo lo gradisce. Bada bene, non c’è nulla di disgustoso, né d’imprudente né di ripugnante. E’ una lineare e semplice esperienza erotica senza postumi, perché il mio rapporto con Gerardo e con te non viene per niente ritoccato. Lucilla, considerala come un nostro speciale dono d’amicizia perché è proprio in tal modo’. Dopo questa breve ma efficace rassicurazione, Carla sorridendo m’ha collocato una mano dietro la nuca facendomi avvicinare la faccia e la bocca verso il cazzo che Gerardo aveva frattanto sfoderato, poiché sussultava emanando un’inedita e tiepida fragranza. Non ho potuto più porre freno al mio ingordo e rimandato desiderio, perché sono riuscita solamente a sussurrare emozionata: ‘Tieni presente che non l’ho mai eseguito prima d’ora, è la prima volta, non so se sarò integralmente all’altezza’. Gerardo ha benevolmente sorriso e m’ha posizionato le mani dietro la cervice, dopo il cosmo intimo è scomparso. Io sorreggevo con una mano i testicoli e con l’altra la base del cazzo, come avevo visto compiere a Carla. Ho percorso con la lingua il bordo del glande felpato, ...
... lucente e teso, ho imboccato quanto più che potevo del cazzo di Gerardo succhiandolo con cupidigia e succulenza, mentre lui ondeggiava e sussultava, eppure resisteva. Io succhiavo più forte che potevo e scorrevo con la lingua tutte le sue concavità e convessità, ma lui mi resisteva. Poi finalmente ha cominciato a godere. Era una straordinaria sensazione di potenza quella che provavo, perché stringendogli con le braccia le cosce percepivo la sua tensione estrema, tutti i muscoli contratti e tremanti, mi sentivo fiera e nobile di riuscire a donargli un intenso e vigoroso piacere. Il sapore del suo denso liquore era diverso da quello del sogno, ma non per questo meno piacevole. La sua sborrata era stata intensa, numerosi fiotti m’avevano cosparso le tette e la fica, Gerardo mugolava e s’agitava osservandomi, in me cresceva fortissimo il desiderio di godere, così come m’accadeva nel sogno, eppure capivo che questo non poteva avvenire nella realtà senza un’adeguata né confacente stimolazione diretta. Al termine del suo delirio io ero al massimo dell’eccitazione, dal momento che avevo un insostenibile e un fondato desiderio d’avere un orgasmo. Carla se n’era resa conto, aiutata dalla sua sensibilità femminile, giacché ha sibilato qualcosa a Gerardo. Lui stava rinvenendo con difficoltà dalla tempesta sensoriale che io gli avevo appena procurato, ma con solerzia ha infilato una mano dentro le mie mutandine, m’ha acciuffato il clitoride e a iniziato a rilento a stuzzicarmelo. Avrei ...