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La scelta
Data: 16/03/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Chinasky, Fonte: RaccontiMilu
Ad ogni passaggio del tergicristallo le goccioline di pioggia sparivano d’incanto per poi comparire di nuovo, una dopo l’altra, illuminate dai fari delle auto. Erano quasi due ore che giravo con la macchina senza una meta precisa. Lo facevo spesso quando avevo bisogno di riflettere. Il temporale estivo aveva dipinto il cielo di giallo e di grigio e una luce innaturale donava alle cose colori nuovi e straordinari. L’euforia che accompagnava quella visione conviveva con una malinconia, con una tristezza, che non riuscivo a scrollarmi di dosso. Nemmeno il ruggito dei tuoni, che ho sempre amato, riusciva a lenire quella sofferenza. Non sapevo come uscire da quella situazione. Intuivo quale fosse la cosa giusta da fare ma, al tempo stesso, sapevo che significava rinnegare una parte di me. Perché dover scegliere? Claudia era stata molto chiara. O lei o le altre donne. Quando me lo aveva detto, guardandomi fisso con i suoi grandi occhi neri, non c’era stata esitazione nella sua voce. Razionalmente non riuscivo a trovare una spiegazione alle mie azioni. La sua dolcezza era ciò che mi aveva fatto innamorare. I suoi modi, la sua grazia, mi avevano stregato appena le nostre mani si erano sfiorate. Fisicamente, poi, aveva tutte le caratteristiche che avevo sempre cercato in una compagna. Lunghi capelli scuri portati sciolti sulle spalle, pelle chiara e morbida come la seta, forme morbide ed invitanti che si donavano completamente quando facevamo l’amore. Eppure tutto questo non ...
... mi bastava. Lo sguardo di un’altra donna, il profilo di un altro collo, il rossore di un’altra bocca, riuscivavo a risvegliare in me un desiderio incontenibile, irrefrenabile. La voglia di fissare quegli occhi durante il piacere, di accarezzare quel collo mentre il seno veniva ricoperto di piccoli morsi, di martoriare quelle labbra mentre una mano si insinuava tra le cosce, mi assalivano improvvise e non riuscivo a pensare ad altro. La prima volta che tradii Claudia fu poco dopo che lei rimase incinta. Eravamo sposati da circa cinque mesi quando, per lavoro, passai una notte a Milano. Alla fine dell’ennesima riunione andai con alcuni colleghi a prendere un aperitivo. Nel locale lei era seduta davanti a me. I capelli biondi e ricci ad incastonare un viso d’angelo in cui spiccavano fantastici occhi verdi. Per paura che la mia fede ancora lucida e brillante potesse frenare il suo interesse, la feci immediatamente sparire in una tasca. Mentre lei rideva delle battute dei colleghi, io non smettevo di osservarla. Avevo già deciso che quelle gambe sottili sarebbero state mie mentre i piccoli seni si sarebbero arresi al rude tocco delle mie mani. E cosí fu. La mia camera d’albergo quella notte udí i suoi gemiti mentre la costringevo a cose che non avrei mai osato chiedere a Claudia e che invece pretendevo da quella sconosciuta. Negli anni successivi i tradimenti si erano susseguiti senza sosta. Quando la fortuna non mi aveva assistito avevo pagato pur di sfamare quel desiderio ...