1. Al Ticino con mia moglie!


    Data: 03/03/2022, Categorie: Prime Esperienze Tabù Voyeur Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster

    ... parecchio fare i massaggi, ed è pure bravo.» Poi gli disse che andava bene così, si alzò e si mise seduta di fronte a lui con le gambe incrociate e guardando la sua eccitazione gli chiese: « E’ così per colpa mia? »
    
    « Bè » rispose lui « Non capita tutti i giorni di avere l’occasione di toccare un corpo di una donna così eccitante. » intervenni io dicendo: « Ma secondo te un ragazzo della sua età che si trova a spalmare d’olio una gnocca come te come fa a non venirgli duro, ora per colpa tua gli faranno male le palle dall’eccitazione. »
    
    Lei lo guardò e gli chiese « E’ vero quello che ha detto mio marito a proposito del dolore alle palle? »
    
    « Per il momento ancora no ma tra poco mi sa che comincerò a sentirlo» rispose lui.
    
    Allora intervenni io e dissi a Renata: « Sarebbe meglio che gli mettessi un po’ d’olio a stò ragazzo, mi pare che si stia arrossando. »
    
    «Dai mettiti giù » gli disse lei «non vorrei che per colpa mia ti prendi un’insolazione.»
    
    Lo fece sdraiare a pancia in su e dopo essersi accovacciata a fianco lo cosparse d’olio iniziò a spalmarlo.
    
    Poi come se niente fosse gli prese il cazzo, lo unse e cominciò lentamente a menarglielo.
    
    «Ce l’hai proprio duro!» gli disse, « devi avere davvero tanta voglia, ti piace ...
    ... come ti stò massaggiando?» «Oh si » sospirò lui, sei bravissima.
    
    «Che troia pensai, non vedeva l’ora di toccarglielo» e da come si muoveva capii anche che il suo desiderio non si fermava solo a segarlo….
    
    Comunque io ero in estasi, guardavo quella scena e me lo menavo pure io e ogni qualvolta sentivo che stavo per venire mi fermavo per prolungare il piacere.
    
    Ora si era sdraiata accanto a lui appoggiata su un gomito con il viso vicino al cazzo e se lo mangiava con gli occhi mentre faceva su e giù con la mano, intanto lui le palpava le grosse tette e le strizzava i capezzoli facendola trasalire.
    
    Poi il ragazzo cominciò a dar segni di non farcela più e iniziò a sussultare, lei avvicinò la bocca e con la lingua lo solleticò sotto la cappella mandandolo in estasi e qualche istante dopo la cappella violacea rilasciò dei getti copiosi di sborra bianca tanto densi che quando si mosse gli restarono appiccicati addosso senza scivolare di un millimetro.
    
    Renata si beò di quella densa eiaculazione tanto che penetrandosi con le dita raggiunse pure lei l’orgasmo.
    
    Era ora di andare, salutammo il giovane promettendoci di rivederci ancora: non sarebbe più accaduto fino al’estate successiva perché per motivi famigliari non potemmo più andarci. 
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