La mia storia – Primo weekend di sesso 3
Data: 01/03/2022,
Categorie:
Cuckold
Incesti
Gay / Bisex
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
Livia e Marco sono sdraiati l’uno di fianco all’altra, entrambi
con il fiatone; hanno terminato da poco la terza scopata dopo la
cena e sono stravolti dalla stanchezza e dalla goduria provata,
soprattutto la donna.
“Amore io sono distrutta” dice con un filo di voce “Ma ti prego,
dimmi che vuoi prendermi ancora, almeno un’altra volta”.
“Come faccio a dirti di no dopo che mi hai fatto godere cosi'” le
risponde lui; poi palpandosi l’uccello floscio e le palle sgonfie
aggiunge “Certo dovrai sudare parecchio per ritirarmelo su”.
“Che fai mi sfidi?” la voce di lei e’ di nuovo ferma, segno che
la voglia e’ ancora tanta: “Aspettami qua, dammi dieci minuti”.
Livia si alza e senza curarsi di indossare la vestaglia, esce
dalla stanza completamente nuda; entra in bagno e si da una
lunga sciacquata al viso; lo specchio riflette impietosamente i
vistosi segni rossi che ha sui fianchi e sulle tette, segno delle
strizzate che il ragazzo le ha abbondantemente elargito durante
le lunghe chiavate; poi apre il cassetto e si passa sulle dita
una crema quasi trasparente.
“Mmmmmmmhh oooooohhhh” Marco la sente gemere: “Livia cos’hai?”
chiede preoccupato, senza pero’ muoversi dal letto: “Niente, mi
sto passando la crema sui segni che ho addosso” lo tranquillizza
lei; i rumori si spostano in cucina e il ragazzo sente chiaro il
rumore del cucchiaio che sbatte in una ciotola; per cui non e’ una
sorpresa vedere riapparire la donna ...
... pochi minuti dopo, con una
ciotola ripiena di uovo sbattuto: “Livia sei un tesoro, ne avevo
proprio bisogno” le dice allungando una mano per prendere la
ciotola: “Vedo che anche tu ne hai approfittato” aggiunge nel
vederla masticare qualcosa: “Si infatti” risponde dopo aver
inghiottito “Solo che io al dolce preferisco mille volte il salato,
anzi il piccante” gli alita sul viso tradendo cosa stava mangiando:
“Ancora formaggio, ma sei senza fondo amore mio” “Si, ma c’e’ anche
un altro motivo, visto che se mi pizzica la lingua te lo rizzo piu’
facilmente quando lo prendo in bocca”.
Il ragazzo strabuzza gli occhi e ride: “Che gran troiona che sei”.
“Lo puoi dir forte amore mio, ma solo con te; e adesso sbrigati a
finire quell’uovo che non vedo l’ora di farti sentire come pizzica
la mia lingua”.
Il ragazzo non ha bisogno di altro e svuota la ciotola in meno di un
minuto; la donna, dopo avergli stampato un lungo bacio in bocca con
lingua, si tuffa letteralmente sul suo cazzo leccando avidamente la
cappella, l’asta e le palle; dopo un po’ la sua bocca comincia ad
apprezzare la mutata consistenza dell’uccello che in capo a una
ventina di minuti si trasforma in un palo, con la cappella violacea
e pulsante: “Rompimi il culo” alita la donna nell’orecchio di Marco,
per poi sdraiarsi a pancia sotto facendo vorticare le chiappone.
Lui guarda estasiato il culone della donna che si dimena e si mette
in azione; le allarga le ...