Il paese dei cornuti
Data: 25/02/2022,
Categorie:
Hardcore,
Maturo
Prime Esperienze
Autore: maturepassion72, Fonte: xHamster
Come già detto in un'altra storia, dopo la separazione mi sono trasferito in un paesino alle porte della capitale. Un paese di poche anime con una nutrita comunità straniera e dove i mariti passano il tempo tra il lavoro dei campi e il bar. Vien da sè che a qualche donna bisognosa di attenzioni particolari ci debba pensare io.
Ormai, anche per via del mio lavoro, mi conoscono praticamente tutti e non è raro che io venga chiamato per interventi a domicilio. Fu così che l'altra mattina, puntuale come sempre, suonai al citofono di Mariella. Mi accolse il marito, un bel pezzo di manzo di circa 60 anni, che subito si congedò per andare al lavoro, lasciandomi solo con la moglie. Mariella è un'infermiera 58enne, sempre in tiro, gentile e dai modi educati. Il suo modo di vestire bene o male è sempre lo stesso: Gonne ampie sopra il ginocchio che evidenziano i fianconi larghi e il culo maestoso, magliette scollate che lasciano intravedere il seno florido e leggermente moscio, le scarpe, sempre rigorosamente tacco 12 e preferibilmente rosse. Io e lei, a parte qualche battuta veloce, non abbiamo mai avuto modo di parlare ma, anche per la presenza quasi costante del marito, ci siamo sempre limitati a sguardi fugaci e sorrisi furtivi.
Quella mattina il destino ci ha fatti trovare da soli in casa, con lei appena sveglia, profumata di notte e di sesso e io che solo a vederla in pigiamino e senza intimo, avevo già il cazzo pronto a scoparla.
Mi fece accomodare in cucina e ...
... preparandomi un caffè metteva in mostra un culone che non aspettava altro che essere trapanato a dovere.
Cominciai il lavoro con lei sempre accanto a me. Ormai avevo l'uccello fuori controllo e non facevo nulla per nascondere l'erezione sotto i pantaloncini leggeri che portavo. Dagli argomenti di vita quotidiana alle battute a doppio senso sempre più spinte, il nostro dialogo traghettò inevitabilmente sul sesso. A suo dire, il marito, non era capace di soddisfare pienamente le sue voglie, per cui il ricorso a un vibratore era stato quasi inevitabile. Stavo scendendo dalla scala, quando mi fece questa confessione, mi fermai sul terzo gradino, mi voltai verso lei e indirizzando il suo sguardo sul mio cazzo duro le dissi: "La plastica inquina, non è meglio un giocattolo vero, di carne?"
Lei diventò paonazza, si passò la lingua tra le labbra e non esitò a mettere le mani sul mio pacco duro.
Chiudeva gli occhi mentre accarezzava la mia verga dura e d'un tratto, con fare quasi violento, tirò fuori il mio cazzo e cominciò a succhiare. Era fottutamente brava. Mandava l'uccello tutto giù in gola mentre con la mano massaggiava i coglioni pieni di sborra per lei. Mi fece scendere dalla scala e mi mandò giù sul divano. In un attimo ci ritrovammo nudi ad esplorare i nostri corpi.Aveva due cosce belle grosse che incorniciavano un triangolo di folto pelo castano, le tette grosse e mosce con i capezzoli che guardavano in giù ma che erano duri come chiodi. Le nostre lingue erano intrecciate e ...