1. vacanze in Croazia in barca


    Data: 20/02/2022, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Voyeur Autore: teddyfede74, Fonte: RaccontiMilu

    ... verso il centro, premo sulle tue chiappe e allargo le mani, per far allargare il tuo sedere. Strizzo le chiappe sempre con l’intento di allargare il sedere, so che ti piace tanto. Decido di stringere il triangolo del costume che ti copre il sedere per vederlo meglio. Praticamente diventa un filo infilato profondamente nella fessura. Mentre continuo a massaggiare le tue chiappe vede benissimo il tuo buchino. Mamma mia che voglia di leccarlo tutto. Inizi a sentire la brezza che arriva fino al punto che fino a poco tempo prima era coperto. Ti rendi conto di quanto sia nudo. Adesso è pieno di barche e sai benissimo che se qualcuno guarda nella nostra direzione ed è a favore di culo, potrà vedere il tuo spettacolo.
    
    Allarghi appena appena le gambe, per farmi capire che ti piace, almeno credo. Per me è l’autorizzazione a spostare il filo che passa sul tuo buco del culo e sulla tua figa e liberarla da quella costrizione. Cerchi di ritrarti, ma capisci che è meglio se mi lasci fare. Ti allargo di più le cosce così che qualche fortunato con la barca o con il tender possa godere di quella vista. Inizio a sussurrarti che ti stai comportando da troia, che sei una troia, che è pieno di gente che ti sta guardando, che sei una troia, che in questo momento sta passando una canoa vicinissimo a noi e sta guardando il tuo culo e la tua figa, sei una troia. Ti ordino di girarti, non dici niente e lo fai; hai le tette al vento e un pezzo di figa a vista, ma hai chiuso le gambe per ...
    ... distenderle. Non mi basta. Non ti basta. Con gentilezza ti faccio piegare le gambe, prendo il tuo costume e lo sfilo. Le stringi per coprirti, ma dura veramente poco la tua determinazione. Con un dito parto dalla tua fronte, scendo sul naso e sulle labbra che sono gonfie di piacere, scorro tra i tuoi seni, passo l’ombelico e arrivo sulla montagnetta del tuo pube. Ti allargo le gambe con il braccio, mentre continuo a soffermarmi sulla parte alta, dove solitamente inizia la peluria, ma d’estate non c’è nessun pelo, la zona è completamente glabra.
    
    Adesso l’aria che si infila è forte, sarà che non c’è neanche un po’ di tessuto a fermarla, sarà che adesso è molto umida ma il risultato è che sei molto eccitata. Adesso hai le gambe piegate e aperte. La tua bella fighetta è visibile a molte brache e gommoni ormeggiati vicinissimo a noi. Una barca è a meno di 10 metri, è occupata da due coppie, e continuano a guardare verso la tua patata, mi sa che piace sia ai ragazzi che alle ragazze. Tutta perfettamente depilata, con labbra morbide e succose. Ti accarezzo li, e mentre risalgo allargo le dita per far respirare l’interno della tua figa. La allargo, la richiudo e poi la riallargo. Continuano a passare canoe, tender sempre più vicini, mentre io salgo e riscendo, salgo fino al tuo seno e scendo fino alla figa, arrivando fino al buchetto del culo. Mi fermo e mi guardi. “Cosa vuoi” ti chiedo? Ma non ti faccio rispondere, sollevo la mia mano e ti schiaffeggio la figa con un colpo forte e deciso. ...