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Tanta voglia di f...a
Data: 18/02/2022, Categorie: Etero Autore: AASD43, Fonte: EroticiRacconti
... grazie, le tue sono troppo forti". "Se non vi spiace esco dieci minuti a comprarle" e si alzò dalla poltrona. "Ok, vai pure -le dissi- ma guarda che il nostro tabaccaio è già chiuso". Mi rispose che se l'avesse trovato chiuso sarebbe tornata indietro e avrebbe preso la macchina. Le dissi di non prendere le chiavi di casa e quelle del portone di ingresso. Non era necessario: bastava citofonarmi. Mia madre uscì e io mi avvicinai a Rossana. Già il cazzo cominciava a tirarmi e si stava gonfiando a vista d'occhio. Non potevo nasconderlo perchè ero in pantaloni e camicia e il malloppo si vedeva bene. Rossana se ne accorse subito e mi parve molto interessata alla cosa. Con un movimento rapido accavallò le gambe verso di me, la minigonna salì di dieci centimetri e riuscii a vedere che era senza slip. A quel punto avevo il cazzo completamente duro e in tiro. Lei divaricò le gambe e mi disse: "Mi pare di averti eccitato". "Più che eccitato -le risposi- mi hai fatto bagnare". "Per così poco? E se dovessi chiavarmi?". "Mi piacerebbe da impazzire" ...
... -esclamai- Sai cosa sto pensando? -continuò Rossana- sdraiandosi sul divano e mettendomi la nuca sul cazzo. "Mi piacerebbe essere in una camera da letto con un uomo sdraiato supino che mi dice: "Sdraiati sopra di me" e nel frattempo me lo ficca nel culo. Entrano due uomini nudi e io dico loro: "Inginocchiatevi sul letto all'altezza dei miei fianchi. Hanno il cazzo quasi duro e io li prendo con le mani e comincio a menarli. Entrano in camera altri due uomini nudi e io dico loro: "Prendetevi una tetta per uno. Baciate e leccate e succhiate i capezzoli". Poi entri tu. Io allargo le gambe e ti dico "Leccami bene la figa, dentro e fuori e poi mettimi tre dita dentro e fai su e giù". Nel frattempo mi aveva sbottonato i pantaloni, me li aveva tolti e mi aveva preso in bocca il cazzo. Dopo poco le sborrai in bocca e Rossana si bevve tutto. Era veramente troia e sapeva come fare. Fu uno dei migliori pompini che mai mi abbia fatto una donna sino ad ora e me lo ricordo ancora con piacere. Poi il citofono ruppe l'incanto: mia madre era tornata. Il gioco era finito.