1. Il percorso di marina, mamma e troia pt 2


    Data: 12/06/2018, Categorie: Etero Autore: mau355, Fonte: Annunci69

    ... guarda, ma ansima, è tesa, già eccitata.
    
    Ora a pochi centimetri dalla mia faccia ho Marina, con le gambe divaricate e il suo sesso già visibilmente umido, il pole position. Uno spettacolo inimmaginabile fino a qualche giorno fa.
    
    Appoggio dolcemente una mano sulla sua figa e Marina ha come un fremito, un brivido, ha della grandi labbra enormi, gonfie e carnose, il clitoride già si presenta in tutta la sua turgidità. Non penso avrò bisogno di usare il gel lubrificante, è già piu' che bagnata di suo.
    
    Con le dita divarico le grandi labbra, una mi scivola è troppo bagnata, una volta aperte strofino un dito sulle piccole labbra e sul clitoride che si sta aprendo come un fiore in primavera. Marina freme.
    
    “ tutto bene Signora?”
    
    “ si....si....molto bene Dottore”
    
    Il mio sfregare le dita prosegue lentamente, il suo sesso si sta aprendo ritmicamente, infilo un dito, scorre lento e liscio, e Marina gradisce, me lo fa capire con un trattenuto mugolio.
    
    Ora due dita, e con l'altra mano strofino il clitoride che è sempre piu' gonfio, di una bella misura, non ne avevo mai visti di cosi' pronunciati, come avrei voluto leccarlo.....!
    
    “ Dottore...la prego, prosegua nella visita, se continua cosi' mi fa godere subito.”
    
    “ va bene Signora, guarderò in profondità, si rilassi, faccia dei bei respiri profondi”
    
    Internet serve a tutto, anche a capire come fare una visita ginecologica, e io mi ero erudito.
    
    Appoggio lo speculum sulle sue piccole labbra, è già abbastanza ...
    ... dilatata, non serve il gel lubrificante, il becco dell'attrezzo entra senza fatica, Marina è molto collaborariva, è veramente inzuppata fradicia.
    
    Sono arrivato al fondo del suo sesso, ora devo prendere il coraggio ed iniziare ad aprirlo tramite la vite che lo regola.
    
    Si apre, lei freme. “ Signora mi dica se sente fastidio, non vorrei farle male!”
    
    “ No , no Dottore, prosegua pure...anzi le dirò che è anche piacevole fino ad ora”.
    
    Sulla scrivania della camera c'e' una lampada, la prendo per illuminare meglio la zona. Sono dentro, è completamente aperta, vedo la sua profondità, ed al fondo scorgo quello che anatomicamente è definita “cervice”.
    
    E' come una specie di ciambella rotonda con un buchino nel centro.
    
    Quello è il punto che lei vorrebbe stimolato, per provare questo orgasmo molto intenso.
    
    Marina si tocca i seni, si vede che ha una voglia irrefrenabile di godere, il mio cazzo non lo ricordavo cosi' duro da anni.
    
    I pennelli sono abbastanza lunghi da poter arrivare fino in fondo.
    
    Inizio con il piu' piccolo, e mi soffermo su un piccolo buchino appena sotto il clitoride, da dove esce l'urina. La punta del pennello entrerebbe, il buchino è piu' grande rispetto alla punta di legno, ma non vorrei fare un casino.
    
    Marina ha sussulti, inarca la schiena, respira sempre piu' affannosamente,
    
    forse è rimasta spiazzata, non si aspettava che anche li potesse provare piacere, ma probabilmente Marina era una macchina del piacere, aveva troppi arretrati, ed era ...