1. Per piacere scopa mia moglie. Ultima parte.


    Data: 15/02/2022, Categorie: Esibizionismo Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti

    ... meglio, dal momento che le donne sono due. Discreti e mai invadenti, noi, tolleriamo la loro presenza. Visto con quanta disinvoltura si spoglia nuda Matilde e noi, anche gli sposi non hanno un attimo di esitazione, e quindi ci distendiamo al sole. Stefano si complimenta con la suocera per il bellissimo corpo ostentato e, in considerazione del fatto che ne ha sposato la figlia, si sente rincuorato per il futuro.
    
    «Devo però precisare che, se tua figlia continua a far così tanto la zoccola, presto se lo troverà sciupato.»
    
    Esordisce, lasciandoci tutti muti. Matilde e noi lo guardiamo, mentre Luisa ride. Poi lui si spiega.
    
    «Devi sapere, che durante il periodo che ha passato a fare la specializzazione, si è anche divertita a specializzarsi nell’uso e consumo del cazzo. Non solo si è fatta sbattere da molti maschi, ma, una volta, addirittura da sei, che l’hanno presa anche in doppia, sia in fica che nel culo.»
    
    Matilde la guarda stupita, lei ride e Stefano non sembra affatto risentito.
    
    «Figlia mia, io mi sono divertita tanto da quando mi faccio scopare da Luca; con lui ho provato molte emozioni, piacere e cose decisamente fuori dal normale. Siamo stati anche, con lui e tuo padre, in un prive', dove mi hanno scopato anche in tre, riempiendomi tutti buchi, ma sempre uno per buco; se è vero quello che dice tuo marito, allora sei veramente una zoccola!»
    
    Scoppiamo tutti a ridere e poi andiamo a farci una bella nuotata. Ci distendiamo di nuovo. Luisa, di lato rivolta ...
    ... verso la madre, con dietro, Stefano, mentre Carlo sta dietro Matilde, che chiede qualche spiegazione alla figlia.
    
    «Non voglio mettere in dubbio quello che ha detto tuo marito, ma mi spieghi come si fa a finire in mezzo a sei maschi, che ti scopano in doppia?»
    
    «È stato tutto per caso. Tornavo in metro dall’università; avevo dato un esame ed era andato benissimo. Vestivo il completo scuro, quello con le spalline rosse, una camicia bianca, calze auto reggenti e stivaletti non troppo alti. Mi tenevo al sostegno con la destra, mente nell’altra mano avevo un mazzo di fotocopie. Ad una fermata salirono sei ragazzi, tutti ben vestiti, parlavano di lavoro e, d'improvviso, la metro fece una brusca frenata; uno perse l’equilibrio e mi cadde addosso. Subito mi soccorrono tutti assieme; mi raccolsero i fogli e, per farsi perdonare, m’invitarono a pranzo. Li guardai e mi piacquero; ero in astinenza da cazzo da venti e più giorni, mi sentivo umida tra le cosce, ed accettai.»
    
    Mentre parla, Stefano le accarezza il corpo; i capezzoli sono tesi e duri; lo stesso sta facendo Carlo con Matilde, che si sta eccitando al racconto della figlia; io li guardo in silenzio.
    
    «Durante il pranzo furono estremamente carini, poi, all’uscita, m’invitarono a casa loro poco distante sia da lì, che da casa mia. Appena dentro prepararono il caffè, poi li ritrovai tutti intorno a me e quello che mi era caduto addosso, parlò per tutti»
    
    «Siamo consapevoli che noi siamo in troppi e, poiché non vorremmo ...
«12...456...9»