Tolgo una curiosità a mio marito
Data: 14/02/2022,
Categorie:
Cuckold
Etero
Tradimenti
Autore: Nebulus_Drake, Fonte: RaccontiMilu
... quasi la mezzanotte e non ho ancora vagliato il possibile candidato. Bisogna che mi sbrighi altrimenti, ora che lo trovo, lo approccio e lo convinco, va a finire che anche questa notte sarai tu a scoparmi, e ti avviso che ho parecchia voglia…”
“Hai ragione amore. Hai già adocchiato qualcuno che ti piace?”
“Ma, non saprei” replicai restando molto sul vago, “ci sarebbe quel ragazzo biondo che sembra tedesco o olandese seduto vicino al bancone del bar, ma la sua fidanzata gli è sempre attaccata e non vorrei causare loro dei problemi.”
“E quel tipo moro sotto alla palma? Quello mi sembra un bel ragazzo…”
“Assolutamente no! Quello è il tipico narciso che pensa solo a se stesso.”
Andammo avanti di questo tenore per oltre un’ora. Il mio amore era inconsapevole che la Regina aveva già dato scacco al suo Re ed aveva già scelto il suo alfiere, ma dovevo tirarla alla lunga ancora per qualche decina di minuti, in modo che saremmo tornati in camera senza che sospettasse nulla e che fosse convinto che non se ne sarebbe fatto niente.
Verso l’1,20 dissi a mio marito che purtroppo non avevo trovato nessuno di mio gradimento e che desideravo tornare in camera nostra.
Ci alzammo e facemmo rientro. Quando fummo nella nostra suite Manuel mi abbracciò e iniziò i suoi approcci intimi. Lo lasciai fare per un po’, poi lo invitai a spogliarsi e a mettersi a letto perché avevo una sorpresa.
Lui mi guardò con espressione profondamente interrogativa ma non pose indugi facendo ...
... come gli dissi.
Spensi tutte le luci, lasciando accesa solo quella di una piccola abat-jour vicina all’ingresso: in questo modo l’ambiente era completamente in penombra.
Mi avvicinai al letto e gli dissi con tono piuttosto perentorio: “Adesso tu fai finta di dormire. Qualsiasi cosa accada non ti devi muovere e non devi emettere un suono che non sia quello del tuo respiro. Se non fai precisamente come ti dico addio sorpresa!”
Manuel fu così ligio ad ubbidirmi tanto che si limitò a farmi “Ok” con la mano senza nemmeno fiatare.
Alzai la cornetta del telefono e composi il numero del servizio in camera: “Buona sera, potrebbe portarci una bottiglia di Moët & Chandon con due calici? Grazie.”
In cuor mio ovviamente speravo che venisse a servircela il ragazzo che avevo adocchiato, altrimenti il mio piano sarebbe andato a pallino. Nell’attesa il cuore mi batteva a mille e cento pensieri affollarono la mia mente. Preparai una banconota da 100 euro da dare di mancia al ragazzo nel caso il mio approccio e la mia bellezza non fossero stati sufficienti.
Intanto Manuel rimaneva completamente immobile e silenzioso, tanto che quasi mi preoccupai che fosse ancora vivo o, perlomeno, sveglio.
Sentii bussare alla porta ed ebbi una scarica di adrenalina incredibile, addirittura sferzante.
Aprii e vidi il giovane viso del cameriere a fianco del vassoio con il nostro Champagne. Gli feci subito cenno di fare silenzio e lo feci entrare chiudendo la porta alle sue spalle.
Senza ...