1. Asia.....Sverginando il Culo Del Pizzaiolo


    Data: 09/02/2022, Categorie: Anale Prime Esperienze Trans Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster

    ... altro.”
    
    Abituato ad esibirsi, mentre preparava la pizza, credo che tutto sommato gli piacesse offrirmi uno spettacolino.
    
    Quando si allungò le mani dietro e si allargò le chiappe, beh, dovetti smettere di masturbarmi il cazzo, o di certo sarei venuto all’istante.
    
    Il buco era minuscolo e doveva essere senz’altro ancora vergine.
    
    “ Fammici dare un bacio, per favore, solo un bacio.”
    
    Lui rispose dimenando il sedere.
    
    Era un esibizionista nato, un vero ruffiano spudorato.
    
    Stringendogli allora con forza le cosce levigate e muscolose, presi a leccargli le chiappe.
    
    E gliele mordicchiai, lasciandoci sopra leggeri segni rossi. Mi strizzai il cazzo. Con l’uccello ormai talmente duro da essere quasi insensibile, mi tuffai nello spacco del suo culo e cominciai a leccaarlo lì in mezzo, entrando con la lingua nel buco.
    
    “Oh, sì, - gemette Nicolo' – leccami il culo. Leccami il buco del culo! E’ bellissimo!”
    
    Continuai, allora, a slinguargli lo spacco, glielo mangiai, glielo sbavai.
    
    Ce l’aveva ormai scivoloso e pronto per il cazzo. Ero sicura che mi avrebbe fermato da un momento all’altro e messo fine alla mia frenetica leccata di culo.
    
    Ma ecco che invece me lo ritrovai d’un tratto a quattro zampe sul tappeto, e io dietro che glielo stavo divorando come se non ci fosse domani.
    
    E rimasi addirittura di sasso, allorché Nicolo' protese indietro il braccio e mi afferrò il cazzo pulsante, dicendo:
    
    “Oh, Gesù, che grande ce l’hai, e che duro!”
    
    “Lo vuoi, ...
    ... non è vero, tesoro?
    
    Lo vuoi nel culo questo cazzone!” mi spinsi, allora, a dire.
    
    “Mai fatto robe da checca finora. – rispose lui - Io pensavo a un pompino e stop, non di farmi sbattere il culo.
    
    Non immaginavo d’avere il buco così sensibile… Ma tu ce l’hai troppo grosso, però.”
    
    “Farò piano, - lo rassicurai – mi fermerò quando me lo dirai.”
    
    Sapevo d’averlo in pugno.
    
    “Oh, piccola, non so. – esitò, infatti – Mai pensato di finire trombato.”
    
    “Prova, - insistetti – ti piacerà.”
    
    “ok Ma vacci piano.”
    
    Questo era il solo ok di cui avevo bisogno.
    
    Il cazzo mi sgocciolava, glielo puntai, al pertugio e diedi un colpetto.
    
    “Occazzo! – gemette lui – Fa un male cane!”
    
    “Rilassati, tesoro.
    
    Puoi prenderlo. Lo vuoi… vuoi davvero farti inculare.” mormorai, e centimetro dopo centimetro, scivolai lentamente nel suo condotto di scarico, esplorando ogni angolo e ogni cantuccio di quel vergine territorio.
    
    Poi rimasi fermo, mentre lo sfintere gli si stirava attorno alla mia turgida verga.
    
    Nicolo' si poggiò la testa sulle braccia, con il sedere puntato per aria.
    
    “Forza, troia, - mugolò – fottimi!”
    
    Iniziai allora a pompargli il cuio.
    
    Lui diede un colpo all’indietro: dal che fui certo che poteva farcela.
    
    “Dammelo tutto!” sospirò infatti.
    
    Adoro quando un mascione etero implora il cazzo, il mio cazzo. Lo trapanai fino in fondo alla pancia.
    
    “Ommerda! Mai sognato che sarebbe successo, che me lo sarei preso nel buco del culo!
    
    E’ strano… ma mi ...
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