1. Spogliata di ogni dignita


    Data: 06/02/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Apocalisse, Fonte: RaccontiMilu

    ... inumidirsi. Si stava sentendo persa. Ma non immaginavo fin dove la perversione del commesso potesse arrivare. Tenendola per le braccia la aiutò ad inginocchiarsi davanti a lui e tenendola per la testa le spinse la faccia premendola contro i suoi pantaloni. ‘Senti come mi hai eccitato, adesso voglio che ci appoggi sopra le tue labbra’ Sentivo la tensione crescere nel locale tra tutti i presenti che ormai si aspettavano molto di più. Docilmente eseguì il suo ordine e capii che era l’inizio di un viaggio senza fine verso la sua perdizione assoluta. Il commesso con una mano teneva la testa di Laura spinta su di se e con l’altra iniziò lentamente a far scivolare verso l’alto il suo cappuccio. ‘per concludere la serata vi lascio la signora a vostra disposizione , prima che se ne vada’ furono le parole del commesso che appoggiandosi al muro pigiò l’interruttore della luce. Solo la poca luce che filtrava dalla strada permetteva di delineare le figure tutte intorno a Laura inginocchiata come se aspettasse la sua esecuzione. Mi sentii picchiare la mano sulla spalla, il commesso pensai e ne ebbi la certezza quando mi prese la mano e mi passò quello che riconobbi immediatamente, il cappuccio. Neppure il tempo di realizzare che riprese :’Non trovate che sia eccitante nella semioscurità ,una schiava tutta per voi, la sua bocca pronta ad accogliere le vostre mazze’. Nessuno si muoveva .’ Potrei accendere la luce ‘..’ un attimo di silenzio sufficiente a farmi trasecolare. Laura era lì in ...
    ... mezzo nuda incatenata insomma una troia in tutto e per tutto pronta ad essere utilizzata ed era a volto scoperto. Accendendo la luce sarebbe stata riconosciuta dal preside non osavo immaginare il seguito. ”.. così è meglio?’ Alzò la voce il commesso accendendo e spegnendo istantaneamente la luce. Laura mi restò impressa in quel lampo di luce, ma in quell’attimo non avrebbe mai potuto essere riconosciuto. Ma mi bastò per rendermi conto dello squallore della situazione in cui ci stavamo trovando. Poi tutto precipitò. Le ombre si avvicinavano a Laura con dei risolini fino vedere l’ombra di un sesso enorme drizzarsi davanti a lei ed una frase scontata e volgare ‘Succhialo puttana’. Riconobbi la voce di Giovanni e vidi il profilo di mi moglie diventare tutt’uno con quella volgare immagine. Non ci potevo credere. Gli stava facendo un pompino. Immaginai solo per un attimo la sua vergogna nell’essersi abbassata a tanto per giunta con una persona che conosceva e dal quale mai avrebbe accettato neppure un appuntamento per un aperitivo. Fu una sofferenza vederla a sottostare senza possibilità di fuga ad un rapporto orale con quella persona, ma peggio vederla a continuare senza ritegno fino al punto in cui l’ombra delle grosse mani dell’uomo le strinsero il capo obbligandola a non abbandonare il contatto. Laura tossì e capii che quasi sicuramente gli fosse venuto in bocca. Lei così schifiltosa che solo la sera prima aveva provato per la prima volta a prenderlo in bocca ma si era rifiutata ...
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