1. IO. FOTOGRAFO A LUCI ROSSE – CAPITOLO 13 – FEDORA – SECONDA PARTE


    Data: 31/01/2022, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Voyeur Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... la prima volta in primo piano ciò che offriva alla telecamera. E pure a me! Da dietro vide la sua passerina ancora allargata dalle precedenti penetrazioni e il piccolo buchino del suo culetto! Si irrigidì quando sentì le mie dita allargare entrambi i suoi forellini e sbuffò rumorosamente quando vide e sentì i flash della mia fotocamera.
    
    “Ma daiii! – gemette allora lei quasi urlando – Anche questo vuoi immortalare?” “Sì Fedora! E’ tutto troppo bello! Quella tua peluria nerissima che anche dietro incornicia i tuoi buchini…”
    
    Lei quasi si accasciò ed appoggiò la bocca sul cuscino. “Fai presto, Fabio! – la sentii sospirare con un filo di voce – E ti prego… Fai piano! Non farmi male…” Fedora era nervosa ed un po’ impaurita.
    
    “Rilassati, Fedora – la esortai per facilitare la sopportazione del dolore che avrebbe sicuramente provato soprattutto all’inizio della penetrazione – Ti farà un po’ male all’inizio. Ma poi ti piacerà! Tanto…”
    
    Lei si girò un attimo a vedere la mia asta che stava per profanarla anche là dove nessuno era mai entrato. “Ma è troppo grande, ora! – piagnucolò rigirandosi e guardando lo schermo – Mi spaccherai tutta e mi farai male! Tanto male!”
    
    “Fai finta che io sia il dottore e che ti debba fare un bel clisterino! – tentai di calmarla – Ne hai fatto qualcuno, vero?”
    
    “Ma sì. Uffa! Ne ho fatto uno in Sicilia poche settimane fa. Colpa di una indigestione di pesce. Ma non mi era piaciuto proprio per nulla farlo! Anche perché al dottore non era ...
    ... dispiaciuto per nulla per necessità proprio a lui abbassarmi lo slip e….” “E… – insistetti io per farla parlare e non farla pensare a quello che stava per succederle – Cosa ha combinato che ti ha tanto infastidito?” “Lo spingere dentro di me quel coso appuntito. Mi ha fatto male perché io sono stretta lì! E poi lo spruzzarmi nell’intestino tutto quel liquido caldo ed oleoso. Ha vuotato una intera peretta di quel medicinale tanto necessario al mio pancino!”.
    
    “Lui ha fatto presto però e tu non hai fatto le bizze” “”Non potevo farle! Non ero una bambina. Ma mi ha ancor più infastido e fatto arrabbiare notare che a lui tutto quello che aveva fatto gli era proprio piaciuto! E le sue dita, oltre a cercare il mio buchino aveva indagato con noncuranza anche un po’ davanti sfiorandomi la vulva e tutto il resto!”
    
    Non la feci continuare. Rimasi ancora per qualche secondo in contemplazione del suo sederino dove ben visibili notai un bianchissimo e piccolissimo triangolino e le candidissime striscioline di pelle che erano statie protetteidal sole al mare dal microscopico slippino che lei aveva evidentemente indossato.
    
    Ma subito dopo puntai il glande sulla piccola apertura del suo culetto che prima avevo tentato con estrema delicatezza di allargare più possibile. Spinsi lentamente, la penetrai piano e così la aprii. “Ohhh… – la sentii subito lamentarsi prima di trattenere il fiato – Piano! Fai piano, Fabio!”
    
    La accontentai e così facendo spinsi tutto il mio uccello dentro di lei! Subito ...