IO. FOTOGRAFO A LUCI ROSSE – CAPITOLO 13 – FEDORA – SECONDA PARTE
Data: 31/01/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... faccio.”
“Ma tu… – aggiunsi allora io – Ora sei qui… Ci sono io…” “Oh sì, lo so e tu, Fabio, sai benissimo che mi piaci. Te l’ho già dimostrato, un po’…” “Certo, Fedora, sei stata meravigliosa e mi hai fatto godere tantissimo. Sei stata bravissima ed una femmina fantastica…” “Sì, ho visto che sei venuto tantissimo e mi è piaciuto vederti fare il tuo seme. Uffa, anche se mi hai sporcata tutta! Ma io ti ho solo masturbato con la mano. Solo quello sapevo fare…”
La accarezzai di nuovo e la baciai a lungo finché la sentii di nuovo abbandonarsi tra le mie braccia. Aveva apprezzato la mia dolcezza.
“Tesoro, non preoccuparti! Ci sono io qui. Devi ascoltarmi e fidarti di me. Anche se ti dirò cose che nessuno ti ha mai detto. E non aver paura per quell’aggeggio infernale che ti guarderà e neppure non arrabbiarti con i clic e i flash della mia fotocamera. Tutto quelle cose che loro vedranno saranno cose tue, mie e nostre!”
Fedora mi sorrise un po’ più rilassata. Io le versai ancora un po’ del Grande Marnier e con un dito le ripulii le labbra. Poi lentamente e senza forzare le infila in bocca il mio dito. Lei spalancò gli occhi e mi scrutò con sguardo interrogativo. Cercai la sua lingua che lei subito mi fece trovare. Io imitai una penetrazione e lentamente entrai ed uscii dalla sua bocca piuttosto piccola. Con la lingua lei giocò a lungo con il mio dito e poi la sentii pure per un po’ succhiarlo.
“Vedi? – le dissi subito – La tua spontaneità ti aiuterà…” “Ma Fabio! Cosa ...
... dici!- sbuffò lei – Quel dito è ben diverso… Insomma… Dal tuo coso! Per non dire della cosa che vorresti fare alla fine. L’ho vista prima, sai. Ne fai tantissima, tu! E non odora neppure di ciclamino! E bleah! Come puzza! Mi fa venire la nausea…”
Sorrisi e dopo averle fatto ingurgitare tre sorsi del liquore le catturai la mano. Cliccai sul telecomando il tastino dello zoom della telecamera. Lei capi dalla lucetta rossa lampeggiante che le riprese erano iniziate proprio come lo le volevo. Tutto quello che vedeva sparato nei due video sarebbe stato registrato. Sbuffò evidentemente imbarazzata ed insofferente all’idea che tutte le sue espressioni di chiaro impaccio e tutte le sue smorfie di evidente fastidio sarebbero state impietosamente catturate e fedelmente registrate da quegli aggeggi infernali subito da me già messi in azione. E certamente da me tutte riviste a volontà… E con tutto il resto che ben sapeva stava per capitarle! Sì, proprio come tutte le altre modelle…
“Aiutami! – mi sussurrò allora sottovoce lei – Ne ho tanto bisogno, ora! Non le ho mai fatte, queste cose e mi vergogno troppo… E sono anche già nuda, io… Mi imbarazza tanto essere così davanti ad un uomo!”
Come risposta la feci distendere sul pancino e le sollevai il volto affinché il suo primo piano irrompesse sullo schermo. Le raccolsi pazientemente con una mano i capelli dietro la nuca mentre con le dita dell’altra le catturai la bocca che spalancai con forza.
“C’è anche l’audio, Fedora! Ed è ...