1. IO. FOTOGRAFO A LUCI ROSSE – CAPITOLO 13 – FEDORA – SECONDA PARTE


    Data: 31/01/2022, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Voyeur Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... anche con me!”
    
    Fedora si guardò attorno e notò subito le due telecamere mobili e scorrevoli su un cavo d’acciaio teso sopra il lettone ed i due enormi schermi appesi rispettivamente sulla parete ai piedi del letto e su quella di fronte dove erano appoggiati anche due enormi cuscini. Appena entrati accesi tutte le attrezzature e lei così ebbe modo di vedere come da in quel momento lei era ripresa dalle due telecamere e come appariva contemporaneamente nei due schermi divisi a meta. Ogni metà dei dei due schermi giganti era dedicata ad una telecamera. La adagiai inginocchiata in mezzo al letto e fu così che lei vide come fosse in quel momento ripresa contemporaneamente da entrambe le telecamere. Davanti e dietro.
    
    “Ma Fabio! – quasi urlò subito lei – Dove mi hai portata!” “Nella mia stanza delle collezioni delle foto a luci rosse! – le risposi calmissimo – Qui hanno accettato di essere ospitate solo alcune delle mie modelle. Giovani ragazze, fidanzate e sposate. Da sole, ma alcune anche con il proprio partner.”
    
    “Ma quelle telecamere che anche adesso si muovono su quei cavi e che mi riprendono? Ma uffa! Io sono nuda, sai! A che servono? – mi chiese allora lei ansimante – Mi stanno scrutando, esplorando… Davanti e dietro! Ma uffa! Non mi va, così!”
    
    “Fanno delle splendide riprese mentre le modelle fanno quelle cose che i partner chiedono a loro di fare… – le spiegai io – Proprio da quelle riprese io estrapolo le immagini più belle ricavate dalle riprese con il ...
    ... sistema del fermo immagine… Si aggiungono alle foto che pure io scatto con la fotocamera. Ma ti assicuro che le più belle sono quelle ricavate dalle riprese. Sono indubbiamente le più crude ma per la loro spontaneità sono le migliori. Naturalmente gli originali sono quelli che vanno a far parte della mia collezione privata che io conservo gelosamente nella memoria del mio computer. Ma una copia va nelle chiavette di memoria che morosi e mariti mi forniscono. Spesso all’insaputa delle loro donne!”
    
    “Porci! – urlò stizzita Fedora – E cosa se ne fanno quegli uomini di quelle copie?” “Non sono affari miei! – replicai subito io – Il cliente è sacro e le mogli o fidanzate sono state sempre consenzienti a farsi qui fotografare ed riprendere. Anche in quei momenti molto particolari! Puoi ben vedere le gigantografie che sono appese qui sulle pareti. Ora puoi guardartele con calma, se vuoi. Ho la loro autorizzazione di mostrarle. Ma solo qui in questa stanza. Anche se sono a volto scoperto e senza alcuna protezione. L’avrebbero potuto avere se l’avessero voluta!”
    
    “Ora dovrei proprio guardarle anch’io? – mi chiese imbarazzatissima Fedora – Sono foto molto particolari, mi pare…” “Sono bellissime, Fedora! E scopriresti quale è la mia foto preferita con la quale concludo sempre tutte le mie riprese ed i miei servizi fotografici… Per me è un rito ed il giusto epilogo!”
    
    Fedora allora non replicò. Si sollevò e dopo avermi lanciato uno sguardo parecchio malizioso si diresse verso la prima ...
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