Prova d'orchestra (Seconda parte)
Data: 22/01/2022,
Categorie:
Masturbazione
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
E lui non ha telefonato, nessuna chiamata, nulla; e il mio cervello rimuginava. Non potevo vedere il suo viso ma potevo sentire i suoi occhi che mi guardavano nell'anima; potevo sentire il suo dolce respiro sul mio viso ed il tocco leggero delle sue labbra sulle mie. Potevo sentire l'insistenza e la passione nel suo bacio e potevo sentire me stesso renderglielo. Ma non potevo capire. Non avevo mai pensato alle ragazze, questo non voleva dire che non mi andava di pensare a loro, penso, ma che ero troppo occupato. Avevo una borsa di studio e così a scuola dovevo lavorare duro ed inoltre esercitarmi nella musica. Tutto questo non lasciava molto tempo per la vita sociale, inoltre ci eravamo appena trasferiti in città ed i miei amici erano a duecento chilometri di distanza. Era una scuola mista ma tutte le ragazze nel mio corso inseguivano ragazzi più vecchi di tre anni e le ragazze di dodici anni non sono esattamente mature! Così non ho mai avuto delle vere occasioni, e comunque non pensavo neppure ai ragazzi. Sì, ci guardavamo l'un l'altro sotto la doccia, suppongo, dubito che ci sia un ragazzo che non l'abbia mai fatto, anche se non l'ammette. Ma non c'era stata alcuna attrazione, era solo un confronto, solo cose del genere 'il mio è normale?' A proposito lo era, anzi lo è, normale intendo. Non avevo mai, mai sentito quella sensazione strana prima d'allora, quella quasi vibrazione causata dalla vicinanza di qualcuno. E non sapevo chi era, cosa faceva, dove viveva, neppure ...
... quanti anni aveva. Sapevo solo che aveva un aspetto divino e che suonava la tromba così dolcemente che mi faceva sciogliere. Ma che cosa sentivo? Non potevo domandarlo a nessuno; immaginate la conversazione? 'Mamma, l'altra sera ho avuto il mio primo bacio' 'Che bello caro' 'Mamma!' 'Cosa dici, caro?' 'Sono stato baciato l'altra sera.' 'Che bello, da una ragazza, chi è?' 'Non è una ragazza, mamma, è stato Aldo e mi ha lasciato dentro una sensazione di rivoluzione' 'Aldo, ti ha accompagnato a casa l'altra sera?' 'Sì mamma.' 'Aldo è un nome divertente per una ragazza, caro, ma al giorno d'oggi succede di tutto.' 'Aldo è un ragazzo, mamma.' 'Urlo!!!!!' Sì, sarebbe andata esattamente così ed era fuori questione affrontare un simile spettacolo. Ma io non ero una checca, non sapevo cosa fossi realmente. Sesso e roba del genere non avevano voluto dire molto a me, per lo meno non ancora; voglio dire che non mi masturbavo quasi mai, non avevo sogni che provocavano pulluzioni e comunque fare quelle cose non mi divertiva, farle da solo, almeno. E non le avevo mai fatte con altri ragazzi. Penso di essere stato in attesa di qualcosa, di qualcuno. Così quella settimana è stata un inferno, ho cercato di pensare ad altro ma non potevo, perché sentivo lui, là, di fronte a me, che mi teneva, là nel parco nel crepuscolo, solo noi due, quasi le ultime persone al mondo. Ed era bello. Una cosa che avevo ottenuto era stato il permesso di stare fuori un po' più a lungo alla prova d'orchestra seguente. ...