Perversione e sfogo
Data: 18/01/2022,
Categorie:
Autoerotismo
Autore: Staff Millù, Fonte: RaccontiMilu
... pecorina con un vibratore…chi resisterebbe…e infatti allungai la mano e comincai a massaggiarmi il membro.
Prima da sopra i pantaloni poi, lo feci fuoriuscire silenziosamente dalle mutande, senza che Francesca si accorgesse di niente.
Avviai una lenta e discreta masturbazione, controllando con la coda dell’occhio i movimenti di Francesca che però non ha mai dato il minimo segnale di accorgersi di nulla.
Godevo silenziosamente, ma sempre prestando la massima attenzione a non farmi scorpire dalla mia amica…sarebbe stato difficile da spiegare…
La ragazza della chat poi prese in mano le sue mutandine di pizzo, blu come le scarpe, e comincia ad annusarle e a strusciarsele sul viso, con il ragazzo che in questo momento si stava masturbando mentre le leccava un seno.
C’era un che di decisamente eccitante nel masturbarsi guardando una chat erotica di fronte alla propria amica intenta a studiare.
Poi all’improvviso l’idea.
Un’idea malsana e perversa mi si accese nella testa.
Qualche ora prima, mentre andavo al bagno, ero passato nella stanza-ripotiglio ed ero sicuro di aver notato nel cesto della biacheria, insieme ai reggiseni ed alle magliette, anche qualche mutanda.
Cercai di trattenere questo perverso impulso, ma l’erezione ebbe la meglio.
Ricomposi il membro nelle mutande e mi alzai con la scusa di andare al bagno. Sgattaiolai con la massima nonchalanche possibile verso il bagno.
Aprii la porta dello stanzino e subito gettai lo sguardo sul ...
... cesto della biancheria sporca.
Eccole. In mezzo ai reggiseni di Francesca (erano sicuramente suoi, la madre era più corpulenta, mentre la sorella di qualche anno più grande aveva un seno discretamente più prosperoso), ecco un paio di mutande azzurro chiaro con il bordo in pizzo ed il retro abbastanza sottile ed un altro paio di colore giallo chiaro molto meno sensuali.
Mossi ancora qualche capo d’abbigliamento cercando di non lasciare in disordine il tutto ed ecco che comparve un tanga nero, con il triangolo davanti semitrasparente e ornato di pizzo. Le prendo e le rigiro nelle mie mani.
Mi girai deciso ad avviarmi verso il bagno, quando vidi, di fianco alla lavatrice, una scarpiera semiaperta.
“non penso ci sia niente di interessante” pensai. Comunque spinto dalla mia incontenibile eccitazione e curiosità, la aprii…ed ecco spuntare un paio di decolletè spuntate tacco 12, in lucida pelle nera con la suola chiara (non ho mai saputo se fossero sue o della sorella queste). Le presi, controllando bene dove fossero disposte sulla mensola e mi chiusi subito in bagno.
La mia perversione ebbe il sopravvento e cominciai a strusciarmi le mutandine, di cui si intravedevano appena le tracce degli umori vaginali al suo interno, sul viso, assaporandone il leggero odore di donna di cui erano pervasi.
Ero eccitatissimo. Leccai quelle mutandine e le usai per masturbarmi.
Poi passai alle scarpe. Ci strusciai il cazzo ovunque, contro il tacco e all’interno e mi ci segai a ...