1. Scoprire qualcosa di nuovo : la fine ?


    Data: 16/01/2022, Categorie: Etero Autore: asmodeo, Fonte: EroticiRacconti

    Partii alla ricerca della via che mi era stata indicata. Era un poco decentrata.
    
    L’auto davanti a me inchiodò improvvisamente e ci mancò poco che non la tamponassi. Gli sparai un colpo di claxon e sgommò allontanandosi. Capii solo un attimo dopo il perché, quando abbagliò una donna, probabilmente una puttana, accostata al bordo della strada. Restai a gustarmi lo spettacolo pure io. Una volgare puttana con un soprabitino rosso,forse di lattex, slacciato, che le arrivava a metà coscia lasciando calze e reggicalze in bella mostra essendo.
    
    Sotto un baby doll di pizzo e ma….. porca puttana era Marina. Accostai e scesi repentinamente.
    
    “ma cosa fai, sei ammattita?” le gridai.
    
    Mi inveii contro.
    
    “brutto stronzo tu e i tuoi giochetti.Sarai contento era quello che volevi.”
    
    Le chiesi di smetterla , di risalire in auto che ce ne saremmo tornati a casa.
    
    “Credi che mi stia divertendo? Non posso fare diversamente,mi ha in mano, ha capito tutto, io sono solo la sua cagnetta che deve solo ubbidire altrimenti offre le mie foto a volto scoperto al mio bidello ed ai miei allievi”
    
    Ero confuso eppure allo stesso tempo eccitato nel vedermela davanti in mezzo ad una strada ad atteggiarsi come una puttana.
    
    “ma non può farlo, ti rovinerebbe la reputazione, e ci sconvolgerebbe la vita” il terrore di quella prospettiva mi paralizzò.
    
    “sconvolgere la vita, se non l’hai ancora capito l’ha già fatto io ora dipendo dalle sue voglie che ti piaccia o no mi permetterà di vivere ...
    ... riservatamente solo se continuerò a soddisfare le sue voglie. Ti ho supplicato la dentro di aiutarmi e di trovare una via di fuga,tu no, Ed io stupida a venirti dietro e poi mi sono trovata con questo al collo – si tirò il collare al collo - senza che tu dicessi niente”
    
    Non riuscivo a dire nulla.
    
    “sono la sua serva, la sua schiava, il suo giocattolo, la sua puttana e non più la tua. Devo accettare tutto quello che mi chiede per evitare di essere svergognata a chi mi conosce.”.
    
    “Te la sei portata dietro quella maledetta digitale?” mi chiese.
    
    Risposi affermativamente.
    
    “E’ una vita che ti aspetto qui ed ora sai cosa vuole che faccia?” .
    
    Scossi la testa . Mi raccontò le richieste che Aldo le aveva avanzato: avrebbe dovuto rimettersi a passeggiare cercando di adescare qualcuno mentre io dovevo restarmene li e fotografare le sue performance. Avrei dovuto fotografarla mentre mostrava ai passanti le sue grazie fino a salire su un’auto . Ed ancora alla fine dopo essersi prostituita mentre scendeva mostrando un profilattico colmo che avrebbe testimoniato il suo prostituirsi. In questo modo lei sarebbe stata completamente nelle mani del suo padrone.
    
    “non ci penso nemmeno, ora ce ne torniamo a casa e tutto finisce li” dissi con piglio deciso.
    
    “e domani Aldo – si fermò si guardò intorno e riprese – il mio padrone, mostra le foto a tutti quelli che mi conoscono”
    
    Mi aveva sconcertato quel termine detto da lei per la prima volta.
    
    “ma cosa stai dicendo” la ripresi ...
«1234»