Una tenera esperta
Data: 10/01/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... fango segna il percorso fino alla sedia in cui la deposita. La faccia di Loredana adesso è infangata di terra ed è addirittura solcata dalle lacrime:
‘Ti sei fatta male? Ti do un’occhiata, su fammi vedere’.
Armando le innalza l’arto inferiore ed esplora con garbo la caviglia, sennonché da quell’escoriazione cola una piccola quantità di sangue:
‘Aspetta, che acciuffo delle cose per detergere il taglio’.
Lui fulmineo prende un catino con dell’acqua tiepida e un morbido asciugamano di lino, con molta attenzione lava la caviglia e la gamba fino al ginocchio, l’asciuga con cura e esamina la ferita per determinarne la gravità:
‘Sta’ tranquilla, è soltanto un graffio, fidati. Per fortuna non hai preso una storta’.
Lui benda la ferita, ritarda più del necessario, mentre percezioni animose e avventate transitano dalle sue mani alla sua mente al contatto naturale con quella pelle di donna che lo chiama. Lui si scuote, disinfetta e le applica alla fine un cerotto:
‘Io sono Armando, piacere di conoscerti’.
La voce di Loredana è ancora incerta e instabile per lo spavento, eppure è alquanto appassionata ed entusiasta per l’inattesa riconoscenza:
‘Grazie Armando, io mi chiamo Loredana e sono ospite qui all’agriturismo Al Belvedere, quello là dietro in fondo’.
Armando non riesce quasi a parlare, in quanto resta affascinato dallo sguardo delle mutandine bianche che la sua posizione rende evidente, perché l’acqua ha accortamente ...
... intriso anche quel minuscolo indumento, la trasparenza lascia intravedere l’orchidea di carne rosea e alcuni ciuffetti di quell’abbondante e morbido pelo che sfuggono al suo abbraccio. Lei s’accorge immediatamente dell’emozione improvvisa del giovane, sorride soddisfatta, dato che leggermente imbarazzata chiude le gambe. Armando s’alza e per nascondere il manifesto impaccio, le volta le spalle andando a rimettere a posto il disinfettante:
‘Armando, potrei chiederti qualcosa d’asciutto da indossare? Adesso ho i brividi’.
Quella voce lo riporta al suo compito e al suo dovere d’ospite, cosicché l’accompagna nel bagno per farle fare una doccia calda, dandole una sua maglietta e i pantaloni d’una tuta per cambiarsi:
‘Perdonami sai, perché io alloggio qui come un solitario, per questo non possiedo vestiti appropriati per te, attualmente dovrai provvisoriamente arrangiarti con questi qua’.
Lui la lascia da sola e ritorna in cucina ad aspettarla, si siede e pensa alla sua ospite: è la giovane più bella che abbia mai visto, pensa tra sé e sé. L’immagina nuda sotto la doccia, con il vapore acqueo che l’avvolge, il sapone che accarezza quella pelle di velluto. In quel preciso istante sente la sua virilità ergersi smaniosa, sennonché s’alza ed esce sulla veranda per raffreddare rallentando l’impulso per quell’istinto prepotente di raggiungerla. Il temporale estivo non accenna a diminuire, i lampi frastagliano il cielo con dei disegni di luce esplosiva, ma d’improvviso sente ...