Serena
Data: 03/01/2022,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Masturbazione
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... Stronzo.
“Buongiorno Marco.” Salutò cortesemente lei, vedendolo sulla porta del negozio.
Lui si avvicinò al bancone, per una stretta di mano, calorosa per altro.
Serena lo guardò, trovandolo al solito elegante nel suo completo scuro, il pizzetto curato, così come la capigliatura. Reggeva una cartelletta, che posò con noncuranza sul bancone.
Caso strano, sorrideva a piena bocca.
“Allora Serena, come vanno le cose qui?” chiese affabile.
Lei si alzò e fece il giro del bancone, mettendosi a lato del ragazzo e indicando la galleria principale del centro commerciale, oltre le vetrine.
“Puoi vederlo… poca, poca gente in giro. La crisi c’è, lo si sapeva.”
“Già già…” sospirò lui “ma trovo il negozio sinceramente in ordine.”
“Un complimento! Incredibile!” pensò lei.
“Ti ringrazio” disse, sinceramente sorpresa.
“Uhm…” riprese lui “il problema non è certo come viene esposta la merce…”
“No, direi di no” soggiunse Serena.
E poi di nuovo il gran sorriso da parte di Marco, mentre occhieggiava verso il bancone.
“E vedo che ti hanno riportato il pc!” disse tutto contento
“Oh già!” bofonchiò Serena, anche se non immaginava che Marco sovraintendesse anche a semplici riparazioni di quel genere.
“Bene bene… sappiamo quanto ti sia fondamentale…”
Un trillo d’allarme nella testa di Serena. Fondamentale? Perché?
Vero è che da lì aveva passato interminabili giornate a conversare, per non parlare dei siti a contenuto erotico che le avevano tenuto ...
... compagnia, qualche immagine inviata del suo corpo, naturalmente senza volto…. Ma … era un qualcosa che riguardava solo lei…
“Indubbiamente, per lavorare, è insostituibile…” buttò lì lei, ad occhi bassi.
“eh sì…” sospirò lui “del resto, serve anche a quello.”
Non fu quello che disse, ma come lo disse.
Serena lo guardava mentre lui sfacciatamente gli guardava il petto.
Senza nascondersi, senza temere alcuna reazione da parte di lei.
Che del resto non ci fu. Serena si limitò a cambiare direzione dello sguardo.
Le parole di lui l’avevano agitata.
Ma si ricompose e passò di nuovo dietro il bancone, dove si sedette e si mise a trafficare con qualche fattura.
“Immagino tu sia indaffarata… “ riprese lui sornione “ma gradirei dessi un’occhiata a questa cartelletta…” disse tendendogliela.
Serena la prese, perplessa.
“Cosa riguarda?” domandò.
“Uhm… diciamo…. Un nuovo modo di gestire… ma… leggi, leggi pure.”
Guardinga, lei posò la cartelletta sul tavolo e prese a sfogliarne il contenuto.
Il cuore le finì in gola fin da subito.
C’era tutto. Tutto stampato per lei.
Cronologia siti visitati.
Conversazioni varie.
Le foto del suo seno con l’indicazione del giorno in cui erano state inviate e a quale destinatario.
La discussione con il suo amante di un giorno per accordarsi sul dove, come quando, e i successivi commenti alla giornata, nonché la chiusura di quella breve relazione.
E altro.
Confidenze varie… su suo marito… sullo ...