Francy La Segretaria (Santarellina In Sicilia Troia Al Nord
Data: 11/12/2021,
Categorie:
Feticismo
Autore: Francesca Sorbello (Francy La Sicula), Fonte: EroticiRacconti
... sua richiesta.
Capii allora che non sarei stata la sua donna, solo una delle tante, una che non avrebbe potuto far altro che dire di sì al suo padrone, ma tutto questo mi eccitava terribilmente.
Scoprii in quel momento una parte nuova di me, il piacere di essere dominata !
Lasciai così da parte tutte le fantasie di dolcezze e smancerie, abbandonandomi solo al piacere che tutto ciò che stava accadendo mi procurava !
Afferratami di nuovo la coscia, cominciò a toccare la parte di essa che la separa dal sedere, fino ad avvicinare la sua mano alle mie natiche lisce e prive di un filo di grasso.
La sua mano si avvicinava sempre di più al loro interno ed in quel momento fui impaurita, ebbi paura che mi volesse possedere interamente, una cosa che non avevo permesso mai a nessun fidanzato prima.
Avevo paura del sesso anale, me ne avevano parlato come di una esperienza dolorosa e, non avevo mai voluto sperimentarlo.
Ma mentre la sua mano si avvicinava al mio culetto, sapevo quella sera di non potere e non volere dirgli di no. Avrei fatto tutto ciò che lui mi avrebbe chiesto di fare !
Sentivo il suo pollice accarezzarmi l'ano, muoversi vivacemente intorno ad esso, stimolarlo sempre di più, senza nessun riserbo.
Mentre lo toccava, i miei respiri diventavano più forti.
Ero come presa da un languido piacere mai provato prima, mentre la sua lingua si insinuava ancora tra le mie gambe.
Poi le sue dita esplorarono il mio sesso, allargò le piccole labbra, ci ...
... infilò una falange provocandomi brividi di piacere e giocò con la mia fichetti leccandola avidamente.
Finalmente lo sentii parlare “ah non sei più vergine” sentenziò con tono austero.
Io arrossii al pensiero che un uomo mi rimproverasse di questo, anche se infondo di uomini ne avevo avuti solo due, due storie importanti finite con il classico gioco di corna.
Ma quella frase aveva un significato particolare, diverso, quasi di rimprovero per non poter cogliere quel fiore che lui credeva inviolato.
Si alzò in piedi e si mise lì, imponente davanti a me, con aria severa.
Afferrò la mia mano e la portò a slacciargli i pantaloni,
A mettervi la mano dentro fino ad estrarre un cazzo di tutto rispetto.
Non era lunghissimo, se pur con la mia poca esperienza potei però apprezzarne il diametro, tant'è che non riuscivo a circondarlo tutto con le mie dita
In quel momento ebbi un attimo di paura, immaginai che sensazione avrei provato quando certamente di lì mi sarei sentita possedere, quando sarebbe entrato con il suo arnese nella mia inesperta fighetta e poi, oh mio Dio, forse anche nel culetto.
Mentre seguivo questo pensiero mi ritrovai a masturbare il suo caldissimo e già eccitatissimo pene.
Il suo respiro crebbe sempre di più.
Ad un tratto si fermò, mi fece alzare davanti a lui
La distanza tra noi era determinata solo dal suo cazzo in completa erezione, che batteva con la sua cappella contro il mio pancino.
Abbasso una mano, me la mise tra le gambe ...