1. Il punto di non ritorno.


    Data: 05/12/2021, Categorie: Lesbo Autore: Nadia89, Fonte: EroticiRacconti

    Nei giorni che sono seguiti alla prima unione tra me e Paola, molti pensieri turbinarono nella mia mente. “Io sono etero, mi piacciono i ragazzi!” dico a me stessa: “Possibile che sia successo?” mi domando. Tutto questo si ripercuote nel mio rapporto con Paola. Il mio silenzio e i miei sguardi bassi in casa stonano con le risate e l’allegria che ha sempre caratterizzato la nostra convivenza.
    
    “Nadia, cosa ti succede?” mi chiede un giorno, mentre ceniamo.
    
    Alzo gli occhi e la guardo. I miei pensieri sfociano in rabbia: “Cosa mi succede? Abbiamo scopato, ecco cosa succede …”
    
    Le sue labbra si schiudono in un sorriso appena accennato, e scrolla le spalle: “E quindi? Non vedo il problema.” poi sorridendo aggiunge: “Non dirmi che non ti è piaciuto perché non ci credo!”
    
    La mia rabbia sale, ma cerco di mantenere la calma, e con tono irritato le rispondo: "Non c’entra … a me piacciono gli uomini. Non so cosa sia successo, ma non voglio che succeda. Anzi, forse è meglio che me ne vada ...” lascio in sospeso la frase intenzionalmente. Dentro di me, pur essendo veramente turbata da quello che mi è accaduto, voglio sfidarla per vedere quanto ci tiene a me. Non so cosa mi stia passando per la testa, ma su una cosa ha ragione: mi è piaciuto!
    
    Il suo sorriso si spegne a queste mie parole. Riesce a dire solo: “Capisco.” riprendendo a mangiare. Ma dopo qualche secondo si alza, viene accanto a me e mi cinge le spalle con un braccio.
    
    Smetto di mangiare e di respirare. “Ascolta, ...
    ... tu mi piaci. Tanto. E ho visto che anche a te piaccio. Magari non te ne sei resa conto, ma io ho visto come mi guardavi, e come ti capita di guardare le altre donne quando siamo uscite insieme.” Mi accarezza. Silenzio.
    
    “Dici che ti piacciono gli uomini, sicuramente è vero. Ma c’è anche altro che ti piace, e non c’è niente di male … l’unico male è negarlo!” aggiunge, mentre incurva la schiena, portando il suo volto vicino al mio. Sento il calore del suo respiro sulla mia guancia. L’istinto ha il sopravvento su di me, mi volto e la bacio. Sento di nuovo la sua lingua lottare con la mia, nelle nostre bocche unite. Mi stacco da quella unione e mi accorgo che dai miei occhi sgorgano lacrime.
    
    “Hai ragione. E’ vero. Mi piaci, ma non ho mai pensato di andare oltre a questo sentimento. Sono … confusa ecco!” le dico.
    
    Lei mi sorride, mentre con le mani libera il mio volto dai capelli, tirandoli indietro: “Non sei confusa. Sai benissimo quello che vuoi, l’altro giorno l’hai dimostrato. Il tuo corpo lo sa, è la tua testa che si fa tante seghe mentali …”
    
    Sospiro, sentire le sue mani calde che sfiorano le mie guance mi provoca delle belle sensazioni. Sorride nuovamente, questa volta maliziosamente si morsica il labbro inferiore: “Sai, ho goduto come una porca l’altra sera mentre sei venuta sul divano. Stavo quasi per venire anche io …”
    
    Lascia in sospeso le sue parole, continuando ad accarezzare i miei capelli, poi lentamente si inginocchia, facendo percorrere le sue mani lungo ...
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