una storia senza sesso - 1
Data: 28/11/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Trans
Autore: evablu, Fonte: xHamster
... paio di asole si erano arrese senza nemmeno battersi con le sue dita esperte - chissà quante altre camicette si erano spalancate, sotto le sue carezze - ma per far scivolare dentro la mano occorreva che cedesse pure il terzo bottoncino, che a differenza dei primi due non ne voleva sapere, di mollare, opponendo una resistenza passiva che non condividevo affatto, non condividevo più, ma comunque c'era, antipatica e inopportuna, però c'era.
Pollice, indice e medio della sua mano sinistra litigarono senza successo con l'asola, in soccorso arrivò pure la mano destra, mentre io ero in stato di abbandono, non mi muovevo di un millimetro ma quell'ultimo baluardo della mia innocenza che si stava perdendo non cedeva, non voleva proprio, fino a quando non furono le mie mani, a intervenire e a risolvere l'impasse, sfibbiai io il terzo e il quarto e poi il quinto e il sesto bottoncino, vidi un sorriso gioiosamente sorpreso, vidi il suo entusiasmo per quel gioco che si faceva serio, serissimo, sentii la sua mano sinistra scivolare soffice sotto la stoffa leggera della camicetta, la sua palma andare a circondare per intero la mia tetta destra, nuda e morbida, calda e accogliente, sentii il capezzolo che, per nulla imbarazzato e intirizzito da quel contatto, si induriva schizzando verso l'alto, dritto, agevolato nel suo rizzarsi dai suoi polpastrelli esperti, pollice e indice che lo strizzavano lievemente, facendolo e ...
... facendomi impazzire.
- Stupende minne - mi soffiò in un orecchio mentre me le massaggiava dolcemente, roteandole con studiata delicatezza, in una maniera appena percettibile, ma che tutti i miei gangli nervosi e le cellule della pelle erano in grado di avvertire con nettezza e in profondità, finché non avvertii qualcosa di umido e caldo lambirmi la guancia, vicino all'attaccatura dell'orecchio e capii che mi stava leccando e a quel punto volevo dire "no, basta, fermati", ma invece mi girai di s**tto e prestai il fianco, anzi la bocca, a un'insidia inaspettata, la sua lingua smise di pennellarmi la guancia e si infilò tra le mie labbra, in un modo che non mi aspettavo nemmeno un po' e non mi aspettavo neppure, in fondo, che la mia lingua finisse col cercare la sua, allacciandosi a lei, e che le mie labbra se la succhiassero, assieme alla saliva, e avevo letto da qualche parte che baciare così magari faceva un poco schifo, all'inizio, specie alla nostra età, ma lo scambio di saliva faceva bene, creava nuovi ormoni e del resto eravamo entrambi in piena tempesta ormonale, perché mi resi conto solo dopo che quello era il primo bacio della mia vita e che mi era piaciuto da impazzire e che mi era piaciuto ancora di più perché me lo ero scambiato con il mio grande, grandissimo immenso amore, con Giovanni, che amavo da morire, dal primo momento che avevo visto il battito delle sue ciglia inarcarsi verso di me.