1. Spogliati di ogni dignita' 5


    Data: 25/11/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Catmaur, Fonte: Annunci69

    ... aveva detto che si stava per chiudere, di nuovo mi colse alla sprovvista, cosa voleva ancora fare quel maledetto pezzo di merda ? Non sapevo cosa dire né tanto meno come comportarmi. La successione dei fatti fu troppo rapida per trovare una spiegazione da giustificare la mia passività, certamente il ricatto del commesso bastò per convincere Laura a non reagire. La prese per il collare e la trascinò in centro al negozio. Lei camminava a piccoli passi per il precario equilibrio che cercava di mantenere sulle scarpe con quei tacchi a spillo. Strinse la cima del cappuccio con una mano come se glielo volesse togliere. Mi sorpresi, malgrado la situazione stesse degenerando, provavo ancora una perversa eccitazione per la paura che la potesse smascherare di fronte al preside dell’istituto dove lavorava. Poi si fermò. Si girò verso uno scaffale e prese tra le mani un frustino. La situazione stava prendendo una piega che non era quella che avrei voluto e mi convinsi che non potevo più starmene li ad osservare senza dire nulla, dovevo tentare di fare qualcosa.
    
    “Non possiamo – usai il plurale cercando di coinvolgere anche gli altri presenti – permetterle di fare del male ad una donna”.
    
    Il commesso facendo vibrare il frustino alzò irritato il tono della voce “semmai una schiava, l’hai portata qua apposta per farle provare il piacere della sottomissione – disse con fare sornione e continuò – e non potrei deluderti”.
    
    Così dicendo appoggiò il frustino sulla schiena di Laura ...
    ... disegnandone le curve ed una volta sul culo lo picchiettò leggermente facendo sobbalzare Laura che senza via di fuga si lasciò fare. “Un culo così soffice sembra fatto apposta per essere violato, ma non farei mai qualcosa senza il suo consenso”
    
    Sempre con il frustino come fosse una prolunga della sua mano scivolò lungo il bordo dello spolverino alzandolo leggermente “e tu professoressa non hai niente in contrario che io possa fare di te quello che voglio?”
    
    Nel vedere Laura costretta contro la sua volontà a muovere il capo con un cenno di consenso, mi fece pena, cosa le ho fatto. Mi resi conto che sarebbe bastato poco per sfilarle il cappuccio e mostrarla, ma vidi il commesso che le liberava un polso da una manetta, ecco pensai finalmente la fine della messa in scena e di questa maledetta serata.
    
    “Togli la giacca” l’ordine di Ugo ci colpì entrambi peggio del aver usato il frustino. Una piccola scossa al cappuccio e bastò a far sobbalzare Laura. Io restai imbambolato, non può parlare sul serio mi dissi sta soltanto un’altra volta giocando con i nostri nervi. Lui continuava però a tenerla per il cappuccio mentre lei restava con le mani abbandonate lungo i fianchi. Vista l’esitare del mio amore il bastardo tirò un po' in alto il copricapo facendo capire, se ancora ci fosse motivo , chi comandava. Con le lacrime agli occhi Laura si passò le mani sui bottoni dello spolverino. Quello che stava per iniziare a fare era la realizzazione delle nostre fantasie, però non così, non ...
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