1. Gli amori di Antonella (parte terza)


    Data: 24/11/2021, Categorie: Cuckold Tradimenti Autore: Bluewings, Fonte: RaccontiMilu

    ... suggerimento da Antonella; aveva pure cambiato pettinatura e i pochi capelli bianchi che punteggiavano la sua folta chioma nera erano magicamente scomparsi. “Sì”, pensai con orgoglio, “si è fatta bella per me”. La tavola era apparecchiata con cura e con eleganza. “Tovaglioli di stoffa che si intonavano alla tovaglia, stoviglie in ceramica Ginori finemente decorate, due calici di cristallo di forme diverse, uno per l’acqua ed uno per il vino e posate in acciaio però molto eleganti e una per ogni portata. Sembrava un pranzo con persone di riguardo più che una cosa fra amici, non dico che mi aspettassi piatti di carta e posate di plastica, ma sicuramente qualcosa di meno ricercato. Il pranzo trascorse fra il raccontarsi e il commentare vicende recenti riguardanti il nostro lavoro o le mie vicenda sportive, nessun accenno a vicende personali affettive, anche se verso la fine del pranzo mi sorpresi a tenerle la mano e a guardarci negli occhi. Finito di mangiare ci sedemmo sul divano per gustarci un caffè (in realtà non era un gran caffè ma non ci badai) e a questo punto le chiesi dell’incontro con mia moglie. La risposta mi lasciò stupito. “Tua moglie è molto carina e credo che potremmo diventare buone amiche…ma io non posso andare a letto col marito di una mia amica, anche se è una gran troia che passa i fine settimana a farsi sbattere dall’amante al mare, raccontando a tutti che va con amici e amiche, almeno così mi ha detto e forse lo racconta anche a te, ma io so la ...
    ... verità”. La prima cosa che realizzai fu un senso di fastidio per quello che aveva detto di Antonella, ma poi realizzai un’altra cosa… “Come a letto col marito di una tua amica?…noi non siamo mai andati a letto insieme…” Non mi rispose…o meglio…lo fece nel modo più semplice e più chiaro possibile. Si avvicinò e mi baciò ardentemente. Questa volta allungai volontariamente a cercare il suo seno, o meglio, i suoi capezzoli già dritti e turgidi. Sbottonandole la camicetta scoprii che non portava il reggiseno (consiglio forse di mia moglie?) e le mie labbra si avventarono sui suoi capezzoli che tante volte in quei giorni avevo immaginato di leccare e succhiare. Lei intanto aveva infilato le sue mani sotto la mia maglietta e accarezzava il mio petto villoso (il maschio della mia epoca doveva essere maschio anche nell’aspetto, non come gli stereotipi di maschi di oggigiorno, rigorosamente depilati e dall’aspetto androgino). Dopo che ci fummo baciati, lei scese con la mano fino sopra alla mia patta sempre guardandomi negli occhi e io infilai la mano in mezzo alle sue cosce. Era difficile sostenere il suo sguardo…mi resi conto che ero io la preda, ma andava bene così. Improvvisamente, come da copione, si alzò e mi disse: “Dai, andiamo di là che stiamo più comodi”. Il “di là” ovviamente era camera sua. Mi tolsi in fretta maglietta e pantaloni (le scarpe le avevo già tolte appena arrivato quando mi aveva offerto un paio di ciabatte “per stare più comodo” aveva detto, ma io supposi “per non ...
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