1. Tu sei una donna


    Data: 19/11/2021, Categorie: Anale Prime Esperienze Trans Autore: evablu, Fonte: xHamster

    ... proprio la vuoi sapere tutta mi depilo, le mie gambe sono lisce come la pelle di un neonato, non ho peli nemmeno lì e pure di dietro, sì, me li sono fatti togliere pure lì e siccome alle donne non osavo chiederlo, per trovare un estetista uomo non omosessuale, disposto a farmi questo lavoro, ho dovuto faticare sette camicie e pagare un occhio della testa.
    
    Resta dietro di me, rassicurami cingendomi teneramente, dimmi che non sei gay, che non è per questo che vieni con me, non mi baci anche se da quando sei dietro di me ti cerco con la mia bocca e tu non mi restituisci la tua, non insistere per spogliarmi, ti prego, aspetta, aspetta, resettiamoci, aspetta, slacciamoci un attimo, aspetta che mi giro e mamma, quanto sei bello, mamma quanto sei rosso e infoiato e mamma quanto lo hai grosso, lo sento sotto i jeans, è duro come l'acciaio e aspetta, lo stai tirando fuori troppo in fretta, aspetta, aspetta!
    
    (Cazzo, nudo fa proprio un bell'effetto, è un'altra cosa, sta su che è un piacere, okay amore mio, okay, tienilo pure lì, perché mi spingi in giù?)
    
    Aspetta un attimo, corri troppo. Lo capisco, che aspetti da troppo tempo. Lo capisco.
    
    Lo so, parlo troppo, ma non è modo di mettermi a tacere, quello di infilarmelo in bocca e non vorrei farti male, non ho mai fatto un pompino, ti ricordi quel silenzio che scese fra di noi quando abbiamo sfogliato quel giornaletto insieme, che c'era quella in ginocchio che faceva lo stesso lavoro che io sto facendo adesso a te? Ti ...
    ... ricordi l'imbarazzo di eccitarci insieme, di sentircelo venire duro contemporaneamente, di respirare ansimando all'unisono, l'accelerazione del battito che mi provocò la tua mano che sfiorava la mia - e lo so che era solo per girare pagina, però ammetti che un po' di malizia ce la mettesti - ma bastò quel tocco per incrinare le mie certezze, anni di resistenza passiva disciolti dalla reazione chimica provocata dai tuoi polpastrelli freddi, che somigliavano a quelli di quel tizio fortunato, che affondava le proprie dita nei capelli della bocchinara inginocchiata, così come adesso sto in ginocchio anche io, a tenere la tua cappella tra palato e gola, come avevo visto fare a quella troia, che poi - lo scoprimmo dopo un paio di pagine, girate sempre col tocco delizioso delle tue dita che si sovrapponevano alle mie - non era una puttana ma un puttano, una trans stupenda con un pisellino piccolo così, al punto che con la tua dannata sfrontatezza mi dicesti "guarda, potresti essere tu" e io finsi di avere capito che mi paragonassi a lui e non a lei e risposi un virile "non mi piace farmelo succhiare da un maschio", fornendoti un assist grande così, "lo so che ti piace succhiare e non farti succhiare, anche perché tu lo hai piccolino come lei", che io quasi ci restai male, ci restai male perché non riuscii a controbattere nulla, avevi colto nel segno.
    
    Adesso me lo tieni fra le labbra spalancate, mi guidi il movimento, mi insegni a ruotare lievemente le mani lungo l'asta e mi scopi ...