1. Innamorata dello zio


    Data: 14/11/2021, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Lesbo Incesti Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... intrufolata dentro, sotto le mutandine e ho sentito le sue dita direttamente sulla pelle.
    
    – Sei fradicia, ti sta piacendo quello che ti faccio? ‘
    
    – Sì’.sì’.sì’..si’.. –
    
    Ho dovuto riflettere per capire le sue parole e sono riuscita solo a rispondere di sì ripetendolo più volte. Quando mi ha messo le dita dentro ho goduto all’improvviso. La testa mi girava, avevo ancora più caldo e mi sentivo le guance roventi. Ho dovuto smettere di baciarlo per respirare, non ce la facevo proprio. ‘
    
    – Bravo questo Giovanni se &egrave riuscito a farti godere così, solo con le dita ‘
    
    – Sì, &egrave bravo. Io ero già al settimo cielo ma sentirlo toccarmi così”.. avrei voluto che non smettesse mai ‘
    
    – E poi? Avete fatto l’amore? ‘
    
    – Lui avrebbe voluto, me l’ha chiesto e c’&egrave rimasto male quando gli ho detto che non me la sentivo, che era troppo presto. Mi ha stretto il cuore guardarlo così rattristato, ho avuto paura che mi mandasse a quel paese, proprio ora che l’avevo trovato. Così ho allungato la mano sui suoi pantaloni e l’ho sentito durissimo sotto la stoffa. L’ho fissato mentre muovevo la mano e lui ha fissato me. Non mi ha detto nulla, ha solo fatto scendere lo schienale dell’auto e si &egrave sdraiato, le mani dietro la testa, continuando a fissarmi. ‘
    
    – E tu? ‘
    
    – Io’.. lo sentivo duro sotto la mia mano, spingeva anche verso l’alto col bacino. Ho pensato che stesse scoppiando dalla voglia e che se non l’avessi soddisfatto mi avrebbe piantato. E poi volevo ...
    ... anche ricambiarlo, mi aveva fatto godere tantissimo. Non come quando lo facciamo tutti insieme’.. era diverso”. ma mi era piaciuto moltissimo lo stesso. Allora gli ho aperto i pantaloni e gliel’ho tirato fuori. E’ scattato su come una molla e l’ho potuto vedere per bene. Accidenti, era più grosso di quello dello zio, lungo uguale ma più grande, quando l’ho preso non riuscivo a chiudergli la mano intorno. Ho cominciato a segarlo tirando giù la pelle a scoprire completamente la punta e &egrave diventato ancora più rigido. Lui continuava a fissarmi senza dire una parola. Ho continuato e a un certo punto ha emesso un gemito. Ho accelerato ma non riuscivo a farlo bene e mi stavo stancando. Allora ho cambiato mano ma prima me la sono bagnata bene di saliva. Adesso era più facile, riuscivo a andare più veloce e lui continuava a gemere. Ho visto apparire sulla punta una gocciolina e ho pensato che mancasse poco. Improvvisamente mi ha messo la mano sulla nuca, prendendomi per i capelli e spingendomi la testa in basso. Sorpresa ho opposto resistenza e l’ho guardato con aria di rimprovero. Ha smesso subito di tirarmi ma mi guardava con occhi così”’ supplichevoli che ho deciso di accontentarlo. Mi sono chinata e l’ho toccato con la lingua, l’ho leccato tutto intorno pulendo la gocciolina. Lui si &egrave mosso ancora, ma &egrave stato per tendere il braccio e abbassarmi i jeans. Quando ho sentito le sue dita toccarmi da dietro ho abbandonato ogni remora e l’ho preso in bocca. Ho dovuto ...
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