I nostri giorni
Data: 03/11/2021,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: jolkucera, Fonte: RaccontiMilu
... che si facesse viva. Le ho chiesto quando sarebbe rientrata. Non ha risposto. Ancora un’ora e ha risposto “Sto tornando, non mi aspettare sveglio, è tardi”. Non ho risposto ma ho aspettato che rientrasse, nel letto. Quando è rientrata in casa ho lasciato che entrasse in camera, che si spogliasse, e che andasse in bagno. Poi è rientrata in camera e si è infilata nel letto. L’ho baciata e mi sono messo dietro di lei, abbracciandola. Lei era sdraiata su un fianco. Ho sollevato la camicia da notte. non aveva più intimo, era nuda sotto. Come lo ero io sotto il pigiama. Ho cominciato a toccarle il culo. le ho chiesto come fosse andata la serata, chiedendole di raccontarmi tutto con calma, senza tralasciare alcun particolare. Mentre raccontava le toccavo il corpo, il culo, la schiena. I capezzoli, il collo. “è stata una serata molto bella, divertente, piacevole. Siamo stati al ristorante, eravamo in quattro come ti ho detto. Uno dei due, Massimo, era molto interessato a me, mi parlava, mi guardava, mi sorrideva molto. è un uomo molto affascinante, sai? mi chiedeva di raccontargli tutto della mia vita, e faceva altrettanto. Ci siamo quasi isolati dagli altri due. Quando abbiamo deciso di andare via, lui era a piedi, e mi ha chiesto se potevo dargli un passaggio a casa. Ho accettato. Mi aveva lusingata tutta la sera con i suoi complimenti, mi faceva piacere stare ancora un po’ in sua compagnia. Ho sbagliato?” mi ha chiesto. Parlava sempre più lentamente, perché si stava ...
... contemporaneamente godendo le mie mani sul suo corpo che la sfioravano centimetro per centimetro, fermandosi più a lungo nei punti più sensibili. “Hai fatto bene. Ti piaceva l’idea di poter stare sola con lui, vero? sexy com’eri vestita credo che avrà fatto molto piacere anche a lui”. “Sì”, ha continuato “Mi piaceva l’idea di stare ancora con lui. I suoi sguardi durante la cena mi avevano già fatto capire che aveva apprezzato il mio abbigliamento. Sai, credo che anche già al ristorante avesse capito che indossavo quelle calze autoreggenti.” l’ho interrotta. “Hai detto già al ristorante, vuol dire che comunque se n’è sicuramente accorto durante la serata e forse anche al ristorante? ho capito bene?” le ho detto, continuando a toccarla, con sempre più voglia. “Hai capito bene. Perché poi quando siamo saliti in macchina è successo che un pochino mi è salito il vestito, mettendomi alla giuda, e lo ho subito tirato giù ma lui mi ha sorriso e mi ha detto che ero bellissima e molto sensuale, quindi aveva sicuramente visto. Ho guidato per un po’, fino ad arrivare a casa sua. Lì ci siamo fermati a chiacchierare ancora un po’, e mi guardava sempre più intensamente, mi diceva che ero veramente uno schianto. Mi piaceva come lo diceva, con garbo ma con decisione. Mi sentivo desiderata, sai?” e io le ho chiesto “Ti eccitava sentirti desiderata da lui, vero? ti piaceva sapere che ti aveva visto le autoreggenti e sapevi che avrebbe voluto scoparti. Questo non faceva che piacerti ancora di più, vero?” “Sì, ...