1. Un giovane guardone


    Data: 02/11/2021, Categorie: Voyeur Autore: Raccontoeros, Fonte: EroticiRacconti

    ... mi mandava fuori di testa. Richiuse e riaprì le gambe un altro paio di volte causa “elementi di disturbo” che si intromettevano nella nostra traiettoria. Poi si alzò , rimise gli occhiali e lasciando il bar affollatissimo passò dietro di me radente al muro tanto che per il poco spazio forse volutamente sfiorò con il seno la mia testa e fece cadere un bigliettino sul mio piattino del cornetto. Pagò e si dileguò senza degnarmi di uno sguaro. Aprii il bigliettino e c’era scritto su un numero di telefono cellulare….
    
    Tornai a casa su nella mia mansarda e non combinai niente quel pomeriggio : ero troppo eccitatato da quello che era accaduto al bar e aspettavo con ansia le 8 di quella sera per vederla di nuovo.
    
    Puntuale rientò in casa. Stavolta la prima cosa che fece fu di alzare le tapparelle e aprire le finestre. Io ero gia pronto da un pezzo dietro la finestra comodo sulla poltroncina per gustarmi lo spettacolo. Accese le luci , ando in bagno tornò in camera , si tolse bracciali e scarpe… a piedi nudi gironzolava lenta… consapevole degli occhi che aveva incollati addosso. Uscì fuori il terrazzino , fumando una sigaretta lanciò piu di qualche occhiata verso la mia mansarda come a volersi sincerare della mia presenza. Tornò allora dentro , accese anche il lume della sua camera e prese a spogliarsi : di spalle tirò giu la zip del vestitino , lo stesso che indossava la mattina, scoprì la sua bellissima schiena . Non portava il reggiseno e potevo vedere bene le sue tettone ...
    ... enormi che si lasciavano intravedere morbide dai lati della schiena. Si prese le bocce in mano , con movimenti lenti e sensuali si girò e con quel sorriso sornione prese a farle ballonzolare sempre coperte dalle sue mani che a stento le contenevano. Stavolta nel guardarmi le scappò anche qualche risatina compiaciuta. Io avevo il cazzo di ferro nel jeans. Premeva la patta quasi facendomi male. Lo accarezzavo con una mano e con l’altra tenevo il cell. Ero troppo eccitato e confuso da capire quando chiamarla e cosa dirle…lei intanto proseguiva il suo spettacolino. Liberò le tettone svettanti sull’addome piatto con i capezzoli turgidi e prese a tiarsi giu il vestito fino alle caviglie.Non portava le mutandine . Si sedette sul letto e quasi fosse in attesa prese a massaggiarsi le gambe , il seno stuzzicandosi i capezzoli. Non volevo fare la figura del pivellino e allora mi decisi a chiamare quel numero scritto sul pezzo di carta. Squillò qualche istante e dall’altro capo mi rispose lei :
    
    :-“Finalmente ti sei deciso a chiamare”
    
    io un po imbarazzato :-” beh si… dopo quello che ho visto stamattina al bar …era il minimo”
    
    lei :-“ah bene solo quel che hai visto al bar?? e quello che hai visto ieri? e quello che stai vedendo adesso??”
    
    aveva una voce fioca e sensuale… continuava ad accarezzarsi mentre con l’altra mano reggeva il cellulare all’orecchio
    
    :-” ti piace lo spettacolino?? lo so che ti sei ammazzato di seghe in questi giorni …”
    
    io :-“beh si… la guardo ogni sera ...