1. Mia mamma al mare, da sola col mio capo.


    Data: 31/10/2021, Categorie: Racconti Erotici, Sensazioni Tradimenti Autore: giusagoma, Fonte: RaccontiMilu

    Frequentavo ancora le scuole superiori quando decisi di cominciare a guadagnarmi la mia paghetta sbrigando qualche lavoretto, nei pomeriggi e nei ritagli di tempo libero, per conto di uno studio della zona che realizzava montaggi video.
    
    Non avevo ancora conseguito la patente e non potevo recarmi presso lo studio che aveva sede in un comune vicino ma, fortunatamente, potevo comodamente lavorare da casa col mio pc. E così era il proprietario dello studio stesso che veniva fino a casa mia per portarmi i lavori da svolgere e successivamente ritirarli quando erano pronti.
    
    Col tempo fra lui e la mia famiglia si instaurò un rapporto reciproco di amicizia che andava ben oltre la semplice frequentazione lavorativa. Capitava spesso, infatti, che venisse a commissionarmi un lavoro e successivamente si fermasse per la cena, così come capitava che venisse a farci compagnia in occasione delle feste. Ma che questa amicizia fosse diventata un po’ troppo “intima” lo scoprii l’estate successiva.
    
    Con la mia famiglia vivevo in una località turistica, affacciata sul mare, dove in estate è quasi d’obbligo divertirsi in spiaggia rilassandosi al sole e trastullandosi in fantastiche nuotate. Ma, poiché il mio papà lavorava in ufficio quasi per l’intera giornata, io e la mia mamma trascorrevamo le giornate soli soletti, in casa. Fu così che quell’estate il mio datore di lavoro, un uomo non particolarmente bello, sulla cinquantina, si offrì di accompagnarci al mare con la sua auto.
    
    L’idea ...
    ... fu proposta, a mia insaputa, alla mia mamma che l’accolse molto volentieri. E così una mattina presto, mentre dormivo profondamente all’oscuro di tutto, lui si presentò sotto casa nostra. Così mamma mi svegliò e, spiegandomi che era venuto per accompagnarci al mare, in fretta e furia mi fece infilare il costume. Lei, tipica donna mediterranea 43enne mora tinta di biondo, al contrario di me, invece era già pronta da un pezzo con addosso un costume nero intero che sagomava perfettamente le sue prosperose forme, coperto solo da un prendisole bianco. Quel che mi sorprese fu la location scelta per questa mattinata di divertimento: una spiaggia non facilmente accessibile. Ci si arrivava percorrendo una stradina stretta, sterrata, a tratti coperta dalla vegetazione. Si seguiva il percorso di un torrente in secca e si arrivava alla sua foce. Parcheggiando lì, a piedi ci siamo spostati lontano dallo sbocco del torrente dove la spiaggia era più pulita e le acque del mare limpide e cristalline. Vicino a noi non c’era praticamente nessuno. A perdita d’occhio si scorgeva qualche altro ombrellone di altri avventurieri di quel posto, come noi, ma erano sagome indistinguibili per quanto fossero lontane. Per farla breve, il mio capo non poteva scegliere un posto più isolato e tranquillo di quello che vi ho appena descritto.
    
    La mattinata trascorse tranquilla. Io quasi tutto il tempo in acqua a nuotare e loro a prendere il sole in spiaggia scambiandosi continue occhiatine come se fossero due ...
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