Quel pomeriggio - Racconti Erotici

Quel pomeriggio

"Ciao a tutti ragazzi/e, a grande richiesta sono tornata con un nuovo racconto. Spero vi piaccia, un bacio."

"Tu sai ..."

Era un tardo pomeriggio autunnale quando Filippo ed Ambra si incontrarono per la prima volta.

Lei fisico asciutto, capelli castano chiaro, due bellissimi occhi verdi ed un carattere frizzantino, ma allo stesso tempo molto dolce.

Lui palestrato, ma non troppo, capelli neri, occhi azzurri e molto sicuro di sé.

I due si trovavano per il weekend ad un meeting di architettura a Roma ed il fato ha voluto che le loro sedie fossero vicine durante la conferenza.

"Scusami è occupata?" Ambra dopo un sussulto si girò di scatto verso l'uomo che l'aveva distolta dai suoi pensieri.

"Nono, siediti pure"

"Scusami non volevo spaventarti. Comunque piacere, Filippo."

"Tranquillo, non è colpa tua. Ambra, piacere mio."

I due iniziarono così a chiaccherare finché la prima parte della conferenza giunse al termine. Tutti gli architetti presenti in sala furono congedati per la cena e per il resto della serata; così Filippo colse l'occasione per invitare Ambra a cenare con lui.

Ambra era rimasta affascinata dall'eleganza e pacatezza di Filippo, tant'è che accettò l'invito senza pensarci troppo, ritrovandosi poco dopo alla reception per uscire a cena.

La cena proseguì molto bene, si scoprì che Filippo era sposato, mentre Ambra aveva chiuso da poco una storia durata 4 anni e non voleva saperne di averne altre. Ormai però, si era fatta una certa e ...

... i due tornarono in hotel a riposarsi.

L'indomani i due architetti si sedettero nuovamente vicini e, come il giorno precedente, si persero in chiacchere ascoltando ben poco della conferenza.

"Senti Ambra ti va se ci scambiamo i numeri di telefono per tenerci in contatto?"

"Certo, mi farebbe molto piacere."

Così Ambra e Filippo tornarono a Milano alle rispettive vite, rimanendo semplici amici.

Novembre:

Ambra e Filippo dopo la conferenza hanno iniziato a vedersi tutti i mercoledì per fare colazione assieme, finché un giorno Filippo ...

"Ciao Ambra, scusami se ti disturbo, ti contatto perché vorrei proporti un progetto. Cosa ne dici se venerdì pomeriggio ci troviamo in ufficio da me per discuterne assieme?"

"Ciao Filippo, va bene. Passo per le 17."

Venerdì arrivò ed Ambra si recò presso l'ufficio di Filippo. Indossava dei pantaloni neri eleganti, una camicia bianca e delle décolleté nere.

Suonò al citofono e le arrivò un messaggio: "3 piano, porta sulla destra"

Salì le scale e suonò il campanello. Le aprì la porta in tutta la sua bellezza Filippo, che indossava una camicia bianca. I due si salutarono, come consuetudine, con un bacio sulla guancia.

"Allora è questo il tuo ufficio?" Disse Ambra entrando ed appoggiando la borsa su una sedia. L'aria profumava di pulito, la luce era soffusa e dall'ingresso si poteva ammirare un tavolo e, cosa strana, un letto sulla destra.

"No, non è il mio ufficio. È un posto speciale questo"

Filippo prese ...