1. Zoe (aka Buon per te)


    Data: 23/10/2021, Categorie: Racconti Erotici, Etero Sensazioni Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu

    Eccovi un miniracconto inspirato ad un videoclip di musica pop abbastanza recente della cantante Olivia Rodrigo, intitolato “good 4 you” (buon per te) che potete facilmente trovare su youtube oppure su raccontidienea (punto) blogspot (punto) com. Le parole tradotte della canzone si alterneranno al racconto.
    
    N.B. I protagonisti si intendono maggiorenni e consenzienti.
    
    Buona lettura!
    
    “Buon per te, vedo che hai voltato pagina con estrema facilità, hai trovato una nuova ragazza, ti ci sono volute solo un paio di settimane… …ricordi quando hai detto che volevi regalarmi il mondo? Sono contenta che sei riuscito a lavorare su te stesso, che quella psicologa che ti ho consigliato ti abbia aiutato, adesso sei una persona migliore, pronto la tua nuova ragazza Buon per te, che sembri felice e sereno, io no, se ti dovesse interessare. Buon per te, che stai bene senza di me, vorrei fare altrettanto. Ho passato tutta la notte a piangere in bagno… …probabilmente a te non importa.”
    
    Mi chiamo Zoe, ho diciotto anni, il viso di una ragazzina, i capelli lunghi, scuri, occhi scuri, fisico atletico. Sono una cheerleader nella scuola, una di quelle dietro cui i maschi sbavano. Sono una Cogliona. Mi sono innamorata di lui, di un mio coetaneo, di un deficiente complessato, insicuro, geloso. All’inizio era tutto un idillio: mi trattava come una regina, mi prometteva la luna, mi diceva “ti amo” guardandomi negli occhi. All’inizio ero così pazza di lui che mi sembrava di camminare a due ...
    ... metri dal terreno. Le mie amiche mi dicevano di stare attenta, di aprire gli occhi e di cercare di guardare oltre la cotta momentanea. Ma io sono una Cogliona. E sono andata a letto con lui, mi sono illusa che donargli la mia prima volta avrebbe significato legarlo a me per sempre. Mi sono illusa che la mia prima volta fosse speciale. Mi ha baciata, come mai nessun ragazzo aveva fatto. Mi ha spogliata, ha ammirato il mio seno, lo ha leccato. Ha succhiato i miei capezzoli facendomi perdere la ragione. Ha baciato la mia pancia, il mio ventre, il mio pube. E poi ancora ha leccato la mia fichetta e tutto il miele che ha prodotto solo per lui. Mi ha succhiato il clitoride portandomi sull’orlo dell’orgasmo. Mi ha sbattuto il suo cazzo duro in faccia, mi ha ordinato di succhiarglielo. L’ho fatto, nel migliore dei modi, anche se era la mia prima volta. L’ho fatto, anche se mi faceva un po’ schifo, illudendomi che l’avrei legato per sempre a me. Mi ha scopata. Me l’ha messo nella fica senza tanti complimenti. Me l’ha spinto dentro con forza lacerando la mia innocenza e tutto quello che c’era da lacerare tra le mie gambe. Non si è fermato nemmeno quando gli ho detto che faceva male. “Tanto passa” – diceva. Mi ha sbattuto, montata come una troia, come una sgualdrina qualsiasi che la sera batte la strada per pochi spiccioli. Pensavo che io fossi importante per lui, e invece…
    
    Invece dopo un paio di giorni, dopo essere stata la sua troia ogni notte, ha cominciato a dirmi che stava male, che ...
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