Mia Figlia...la mia Schiava Sessuale (Parte 2) - Racconti Erotici

Mia Figlia...la mia Schiava Sessuale (Parte 2)

Il racconto che segue mi è stato fornito da una persona che conosco. Spero che apprezzerete il contenuto.

Se avete avuto esperienze simili o volete solo parlare non fatevi problemi a scriverlo.

Dopo l'intensa scopata con mia figlia tornai a dormire.

Mi addormentai alla svelta a causa delle magnifiche emozioni e sensazioni che avevo vissuto.

La mattina mi svegliai di buon umore. feci colazione.

Ad un certo punto sentii mia moglie lamentarsi con la sua voce sgraziata.

"ma cosa è tutto questo macello!! si può sapere cosa è successo qui?"

Io andai a vedere quale fosse il problema.

Quando arrivai alla camera di mia figlia realizzai quanto stavo rischiando. Mia moglie aveva scoperta la gigantesca chiazza bagnata che ricopriva il letto. Una macchia di liquidi che colava sul pavimento e bagnavano l'intero letto.

Per fortuna mia figlia, senza che le dicessi nulla, intervenì.

"Scusa mamma, ero andata a prendere un bicchiere d'acqua e l'ho rovesciato per sbaglio sul letto" disse lei in maniera innocente.

per mia fortuna quella bigotta di mia moglie ci credette. Chissa come avrebbe reagito se avesse scoperto che quella chiazza era un misto di umori,bava e sborra. La mia sborra.

Durante la colazione mia figlia rimase silenziosa e se ne andò senza dirmi nulla.

Io non ero stupito. AVeva avuto molte emozioni quella notte. Eppure non sarebbe state le ultime. Doveva ancora prenderne di sborra la piccola troia.

Al lavoro ebbi difficoltà a ...

... concentrarmi. L'unica cosa a cui riuscivo a pensare era mia figlia e la nostra scopata.

In poco tempo riuscì a sviluppare un piano perfetto per continuare a scopare con ia figlia Lia senza che nessuno se ne accorgesse.

Quel pomeriggio finì di lavorare prima e chiamai quella antipatica di mia moglie offrendomi di andare a prendere nostra figlia all'uscita di scuola.

Mia moglie mi rispose che andava bene.

Mi presentai davanti alla scuola ed aspettai che uscisse.

Quando lei mi vide nella macchina sussultò un istante ma poi entrò senza esitazione.

Mi avviai per strada e notai come lei fosse molto silenziosa.

Inoltre ammirai il suo vestiario. Una maglietta attillata che esaltava le sue tettone perfette ed un paio di leggins belli stretti che facevano fare una figura da urlo alle sue gambe ed al suo culetto magnifico.

Dopo un pò di esitazione decisi di mettere in atto il mio piano.

Al posto di guidare dritto a cassa presi un'altra strada che conduceva verso il fuori città.

Mia figlia se ne accorse.

"papi dove stiamo andando?" chiese lei.

"in un posto che conosco io, così possiamo parlare un pò" dissi io con un dolce sorriso.

Guidammo per un pò uscendo dalla città e finendo in campagna.

Finalmente giungemmo in una piazzola nel bel mezzo del nulla.

Lì nessuno ci avrebbe dato fastidio.

Parcheggiai la macchina e ci togliemmo le cinture ma non uscimmo dalla macchina.

Io sapevo già cosa sarebbe avvenuto ed avevo già un'erezione pazzesca.

Senza ...