1. Debora (parte prima)


    Data: 17/10/2021, Categorie: Etero Autore: incantato, Fonte: RaccontiMilu

    Mi piacciono i lap dance. Lo so non &egrave un inizio comune per un racconto, e magari qualcuno leggendo penserà ‘ahia, &egrave il racconto dello sfigato di turno che si crede un ganzo solo perché frequenta certi locali, o peggio ancora &egrave uno di quelli che anche lì dentro si innamorano, e si lamentano se poi non combinano un cazzo’…sì perché qualcuno non userà troppi giri di parole, nel giudicarmi. Cosa volete che vi dica, ci sono persone che riescono a cantare solo in playback, altre solo sotto la doccia, altre fanno di ogni luogo un palco, un pranzo fra amici, una pausa nel luogo di lavoro, io non ho mai pensato davvero alla possibilità di non essere solo, sono abituato a pensare a tutte le cose come se fosse naturale farle per conto mio e, ogni tanto, per puro caso, succede di incontrare una donna che mi fa pensare ‘sicuro di voler vivere sempre da solo?’. Non fraintendetemi, faccio palestra, ho un normale lavoro d’ufficio, ho l’abbonamento a teatro (a proposito, un bel po’ di anni fa l’ho anche fatto, teatro, a livello amatoriale), sono laureato in Lettere, non sono un disadattato…però penso per uno. E siccome gli unici luoghi in cui facilmente conosco molte donne sono i night e i lap dance, &egrave lì che più spesso mi succede di innamorarmi: non perché ogni donna di un locale basta che mi faccia gli occhi dolci e mi fa innamorare, ma perché su tante volte che ci vado può statisticamente capitare di essere colpito.
    
    Okay, con questa premessa mi sarà ...
    ... capitato di giocarmi molte simpatie, però se qualcuno vuole continuare a leggermi nonostante la premessa io sono qui per provare a raccontare cosa mi sta succedendo. A onor del vero servirebbe, più che una seconda premessa, un antefatto di due anni fa, ma sarebbe un po’ lungo e non sono sicuro che sia necessario, vedremo dopo se raccontare anche quello. Insomma era una sera di gennaio, l’11 di gennaio per la precisione, ed ero entrato nel locale, lo frequento da anni, poca gente essendo un giovedì. C’ero stato una settimana prima ed era stata una di quelle sere che, un po’ per pigrizia, un po’ per stanchezza perché magari &egrave già molto tardi e non sei molto lucido, avevo finito per bere da solo la mia bibita senza accettare nessuna ragazza, anche perché ce n’era una, bionda e bellissima, che era già con un cliente, stavano bevendo insieme, e io avevo respinto altre ragazze sperando che lei si liberasse. Non si era liberata e così alla fine ero andato via, ma una settimana dopo sono tornato, ‘non &egrave possibile non accettare nessuna donna’ pensavo, ‘stasera sarà diverso’. Infatti mi si &egrave avvicinata una donna, capelli neri, sui 30 anni, ‘Debora’ ha detto e poi mentre le stringevo la mano ‘che mani fredde’, ‘&egrave che anche se ho i guanti, in bicicletta il freddo si sente’ (non ho la patente ma ve lo spiego un’altra volta)…e qui serve uno stop, o meglio subito dopo la mia risposta. Perché Debora ha risposto ‘ma benedetto, con questo freddo non devi andare in giro in ...
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