1. i Miei Primi 46 Anni


    Data: 14/10/2021, Categorie: Racconti 69, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Gay / Bisex Trans Autore: Travsex, Fonte: RaccontiMilu

    ... hai fatto venire in un solo colpo, io resisto a lungo e difficile che venga subito sai…” poi mi invitò a scendere dall’auto, non capivo che voleva fare il maiale adesso. mi fece mettere sdraiata a pancia sotto e a gambe larghe sul cofano caldo dell’auto, mentre lui mi scostava da un lato il perizioma per puntare la sua grossa cappella dritta trà le mie natiche sudaticce, e spinse appoggiandosi a me con il suo corpo. provai un brivido freddo mentre la sua grossa cappella scivolava senza problemi dentro di me senza farmi ne male, ne resistenza alcuna. erano secoli che non ne prendevo uno dentro, ma il mio bel culetto sembrava non aver perso l’abitudine e si apri’ senza problemi facendomi esplodere di piacere mentre l’uomo iniziava a stantuffarmi sempre piu’ velocemente sul cofano dell’auto. sentivo il suo fiato sui miei capelli voltai la testa e lo baciai in bocca ancora mentre mi stantuffava come un toro scatenato. Sentivo il suo bel cazzo lungo e duro entrarmi e uscirmi di continuo slabbrandomi le natiche mentre io ero presa da fremiti di piacere ormai dimenticati, che tornavano fortemente in superficie come a travolgermi completamente, un vortice di emozioni piacevoli ed eccitanti mi assalivano in quel momento, come a rivivere un Deja Vu di oltre vent’anni. alla fine mi ero fatta scopare cosi’ mille e piu’ volte in passato, di cosa mi stupivo ora? forse del fatto che quando non fai piu’ una cosa, e la rifai dopo lungo tempo, ne riassapori meglio ogni particolare, le sue mani ...
    ... sudate sui miei fianchi burrosi, il suo ventre che si attaccava e distaccava dalla mia schiena ad ogni colpo che mi dava, i miei versi e sospiri di piacere erano cose che conoscevo a memoria, anche se non li avevo piu’ assaporati da anni come detto piu’ volte. L’uomo sborrò di nuovo dentro me,innaffiandomi le viscere del culo. Alla fine eravamo sudati come avessimo fatto una doccia, ma ero felicissima mentre il mio uomo mi stava ancora dentro appoggiato su di me che mi coccolava teneramente scostandomi i lunghi e bagnati capelli di lato per baciarmi sul collo. si era fatta una certa,ormai era quasi mattino, ma ancora non albeggiava, mentre ci ricomponevamo e ci sedemmo in auto guardandoci, ci venne spontaneo ridere come scemi. era una situazione paradossale per entrambi, alla fine era scoccata la classica freccia di cupido, e ne eravamo entrambi consapevoli. senza bisogno di aggiungere altro, ci avviammo verso casa mia dove l’uomo mi riaccompagnò senza problemi. “domani ti accompagno da tua mamma” mi disse, mentre parcheggiavamo l’auto e scendevamo per avviarci verso il portoncino della mia palazzina. lo feci salire tenendoci per mano. salimmo le scale fino al secondo piano. Entrati in casa Mia passammo la notte insieme, lui era divorziato e viveva da solo, quindi nessuno lo attendeva a casa sua, o avrebbe fatto storie se non fosse rincasato quella notte.
    
    (Continua)
    
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    Il Mattino dopo, e stata una splendida giornata ...
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