1. Cyberamante


    Data: 12/10/2021, Categorie: Incesti Autore: LellaRoleplay, Fonte: EroticiRacconti

    ... E le richieste erano le più assurde.
    
    Spesso mi mandava le foto di modelle mezze nude e mi chiedeva di replicare la posa, altre ancora di inviare note vocali in cui ripetevo delle volgarità che lui stesso mi aveva scritto. Poi foto dei piedi, delle mie parti erogene con o senza intimo. Il ricattatore non si limitava a farmi delle richieste, ma aveva il bisogno di complimentarsi e il suo modo di farlo era quello di riprendersi mentre si masturbava sul materiale che io stessa le avevo inviato. Ogni giorno mi arrivavano video di lui che veniva sulle mie foto. Devo ammettere che i video che mi mandava li guardavo, sempre. Il suo cazzo era grande, depilato, e il suo modo di venire mi faceva eccitare. Il suo modo di godere mi faceva eccitare. Mi faceva eccitare che il mio corpo gli provocasse tutto quel piacere e il fatto che producesse tutto quello sperma per me mi faceva sentire sporca, voluta, desiderata.
    
    I giorni diventarono settimane.
    
    Io mi lasciai trascinare e non sentivo più il peso del ricatto. Iniziai a mandare video di me che mi masturbavo allo sconosciuto ...
    ... arrivai anche a comprare della lingerie senza nemmeno che mi fosse mossa la richiesta e, quando non mi rispondeva, arrivai a sentirmi addirittura gelosa.
    
    Mi resi conto che soprattutto la mattina, unico momento in cui io ero totalmente sola a casa, lui mi ignorava del tutto. La cosa mi faceva impazzire.
    
    Un giovedì mattina, stufa di sentirmi snobbata, decisi di chiamarlo. Stavo realmente chiamando il mio aguzzino. Nell’esatto momento in cui la telefonata partì, sentì la suoneria di un cellulare provenire dal corridoio. Per poco non mi cadette lo smartphone dalle mani. Riattaccai e quasi contemporaneamente cessò anche la suoneria.
    
    Non poteva essere. Non sapevo cosa pensare.
    
    Feci una seconda prova e di nuovo la suoneria partì. Stavolta non buttai giù il telefono, seguì la suoneria che mi portò in camera di mio figlio che a, a quell’ora del mattino, era ancora a scuola. Sul comodino c’era un telefono che stava squillando.
    
    Risposi ed ebbi la conferma che temevo.
    
    Il ricattatore, che era diventato il mio cyberamante, era mio figlio.
    
    Lella.roleplay01@gmail.com 
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