Gin tra le belve 5
Data: 11/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Autoerotismo
Trans
Sensazioni
Autore: Elimo, Fonte: RaccontiMilu
... bocche ovunque… Ormai avresti accolto chiunque fosse entrato da quella porta: giovane, vecchio, ragazzina, puttana…si, puttana… ecco… ti serviva una Puttana… un’altra puttana come Te, che riuscisse a spegnere questa fame, questa sete di lussuria che Ti fotteva il cervello… Eri in calore…una cagna in calore… Ti ci sentivi e te lo gridasti più volte … Eri cagna… e volevi un branco addosso a Te… un mucchio, un’orgia di bocche, seni, lingue, fighe, cazzi, palle, culi, oggetti… incapaci di riempire i tuoi buchi, con Te al centro a succhiarli, maneggiarli, leccarli tutti, coperta dai corpi e ricoperta da saliva, sperma e ciprigno ovunque…umori e succhi che maceravano il tuo corpo fino al cervello… mentre i tuoi buchi, spalancati e dilatati si laceravano per la potenza delle penetrazioni… Ora eri persino felice di non poter godere… iniziavi a trovare un piacere perverso nell’essere sempre più eccitata, nello spingere la tua mente all’estremo… Sembrava non avessi più limite, freno… che tutto ti fosse possibile… permesso. Ora eri coinvolta appieno in una sfida verso te stessa… e ogni pensiero, ogni brivido, ogni sensazione ne usciva amplificata… persino le Tue dita, diventavano strumento di una violenza che Ti imponevi, per trarre sempre più piacere. Ti violentavi, Ti forzavi e spingevi sempre più oltre i limiti della Tua lussuria… Ti facevi in un modo devastante, pizzicandoti, stingendo, infilando le ...
... tue unghie nel corpo e schiaffeggiandoti, facendo sempre più male per resistere al piacere… ma fottendoti sempre più forte…. per provare un piacere sempre maggiore… Non ti eri mai masturbata con tale violenza e Ti stava piacendo da impazzire… Era come la prima volta per Te… Eri come scissa… Ti sbattevi con quel grosso cazzo di gomma come e peggio di una puttana che vuol godere, masturbandoti il clitoride… per poi – appena sentivi arrivare l’orgasmo – negartelo con violenza, fino a farti male, fino quasi a piangere, per resistere… Fottevi la tua figa senza ritegno e poi la schiaffeggiavi per costringerti a non venire… Ti volevi sottomessa, schiava di due padrone perverse che ti aprivano, laceravano, scopavano, scassavano… ti devastavano corpo e mente, lordandoti di sborra e ciprigno di cui non eri mai sazia… mentre tu, ormai ad voce alta le incitavi a finirti, disfarti, devastarti… mentre stringevi i con forza i tuoi seni, pinzando i capezzoli… sbavando e dandoti della troia, della puttana, pompinara, succhiacazzi, della lesbica depravata… era il delirio… era l’apoteosi… Non riuscisti a mantenere la promessa…venisti sgroppando come un cavallo imbizzarrito, riempita e dilatata in modo innaturale dal grosso dildo, gemendo e urlando oscenità capaci di turbare anche una puttana incallita… devastata e ormai priva di ogni natura umana e umano sentire… per cadere nel sonno profondo di un oblio senza forze.