1. Vita sessuale border line nel Nordeste del Brasile


    Data: 10/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Terzosesso, Fonte: EroticiRacconti

    (E' un racconto abbastanza lungo che ha una parte iniziale descrittiva che i piu' troveranno noiosa o inutile. La parte "pulp" o "polposa" c'e', eccome, ma inizia dopo un po'. Se avete pazienza ci si arriva oppure... se avete fretta saltate al punto che vi interessa).
    
    Vivo in una bella villa nella parte sud di Aracaju, stato del Sergipe, nel Nordeste brasiliano.
    
    Ora famosa fra i turisti per le sue belle spiagge ma da sempre, nella parte interna, segnata da poverta' e difficolta economiche anche legate alla siccita' del territorio.
    
    Sono qui da cinque anni. Sono qui perche' ho avuto quello che nel mio mondo si definisce burnout: in parole povere il cervello fa Tilt e non riesci piu' a ragionare e ad agire in maniera corretta. Ero sposato con una moglie splendida e una figlia un po' border-line e un lavoro tanto ben remunerato quanto altamente stressante: gestivo un fondo di investimento specializzato in aziende High-growth.
    
    Ero andato in tilt. Non ho mai iniziato a sniffare o ubriacarmi ma mi sfogavo col sesso. In maniera ossessivo-compulsiva.
    
    Escort ma soprattutto trans. Piu' la situazione era trasgressiva e piu' mi ci buttavo. Non sto parlando di visite mensili o settimanali: parlo di atteggiamenti compulsivi. Che fosse notte o giorno o week end sentivo la necessita' di sballare con questi incontri. Sempre piu' estremi e sempre piu' border line con orge di trans o trans e donne con il sottoscritto al centro della scena. Le pagavo per accompagnarmi nei Club ...
    ... Prive'. Ero fuori controllo. Ne risenti' il lavoro e la mia relazione familiare. Mia moglie mi sbatte' fuori di casa e mia figlia aveva preso una brutta china tramite il web con apparizioni in web-cam e altro molto esplicite: di certo non per soldi visto il tenore di vita che le assicuravo ma per ribellione e suo piacere personale. Mia moglie (ex moglie...) ovviamente mi attribuiva la colpa anche di quello. La societa' di investimento statunitense per cui lavoravo fra Milano, Londra e New York mi fa capire che non ero piu' adatto al ruolo perché fuori controllo e mi liquida con una cifra che doveva servire a evitare qualsiasi forma di problema di immagine e legale: parliamo di diversi milioni di dollari che erano nulla comunque rispetto a cio' che facevo guadagnare loro in un anno.
    
    Capii che quella vita per me era chiusa. Finita.
    
    Divorzio legalmente lasciando la gestione della cosa al mio avvocato e me ne vado.
    
    Potevo ripartire ovunque nel mondo vista la conoscenza delle lingue, i capitali e i miei skills ma decido di fare una scelta legata a mie conoscenze del lavoro precedente: vado in Brasile, nel Nordeste. Terra di contrasti assurdi fra l'entroterra piu' duro e povero e la costa ora conosciuta ai turisti per le sue belle spiagge.
    
    Me ne aveva parlato piu' di un mio cliente italiano che aveva investito nei miei fondi.
    
    Avevano attivita' di ogni tipo e, soprattutto, si divertivano senza troppi limiti a vivere li senza piu' vincoli familiari in Italia.
    
    Li chiamo ...
«1234...10»