1. Guida allo squirting


    Data: 07/10/2021, Categorie: Tabù Autore: italianoanale, Fonte: xHamster

    ... quindi dovete far i conti prima o
    
    poi con questa realtà. È da questo che prende spunto
    
    la seconda tecnica che si basa su fattori biologici
    
    comuni anche a noi maschi.
    
    A questo punto sei sensibile al respiro, sei in attenta
    
    sincronia coi gesti, e il flusso di energia circola in
    
    assoluta fiducia, è il momento di ottenere il Graal.
    
    La zona vaginale deve essere abbastanza lubrificata.
    
    Aiuta un po’ avere le mani bagnate d’olio. I tocchi
    
    che eseguirai sul clitoride dovranno essere dolci. In
    
    caso di secchezza mai correre il rischio di attaccare
    
    le mucose interne alle tue dita in quanto causano
    
    dolorose irritazioni.
    
    Punto G
    
    Entrambe le tecniche coinvolgono il famoso punto
    
    G. Da sempre controverso e contestato oramai è una
    
    realtà assodata. È stato dichiarato da studi come la
    
    prostata femminile e come tale viene denotato nella
    
    terminologia medica.
    
    È una zona altamente sensibile, molto recettiva al
    
    piacere. S’identifica come un tessuto erettile della
    
    spugna uretrale che coinvolge la parte interna del
    
    clitoride situato nella parete anteriore vaginale a due
    
    falangi circa di distanza verso l’interno.
    
    Non è detto che piaccia a tutte, purtroppo bisogna
    
    tener conto di questo fatto. Allo stesso modo in cui
    
    esistono donne che non tollerano la stimolazione
    
    clitoridea, forse perché non riescono a dissociare la
    
    sensazione di dover urinare con le sue conseguenze
    
    auto mortificatorie.
    
    Lo si trova seguendo la ...
    ... strada nervosa del clitoride
    
    verso l’interno della vagina, a un certo punto si
    
    percepisce un tessuto rugoso diverso dal resto (a
    
    volte dalla forma di piccole creste). Per stimolarlo
    
    basta far pressione lì. Appoggiando una o due dita
    
    premendo in circolo o come un pulsante oppure
    
    stringendo come chi fa il gesto “vieni qua da me”, la
    
    tua sensibilità ti aiuterà a trovar la strada giusta.
    
    Non ce la faccio, mi scappa la pipì..!
    
    Ebbene si, sei nel posto giusto. È una sensazione
    
    tutt’altro che negativa. È il momento di far i conti
    
    col respiro, col modo in cui guidi il coinvolgimento
    
    emotivo e dalla maniera in cui le contrazioni
    
    invadono l’intero corpo.
    
    Identificato il crescendo dell’onda sinusoide che
    
    riporta all’orgasmo, bisogna rallentare il ritmo,
    
    addirittura fermarsi se necessario. Individuando le
    
    carezze che piacciono di più l’ascesa della curva
    
    diventa più intensa e trattenere l’irruenza crea una
    
    sorta di dolce tortura che porta alla gioia d’impazzire
    
    di piacere.
    
    Di principio più alta è l’eccitazione accumulata più
    
    violento diventa l’orgasmo ottenuto. È l’obbiettivo
    
    primordiale di rieducare il gusto del piacere nel
    
    sesso ma (sempre quel benedetto ma…!) curando il
    
    fatto di non creare ansia a conseguenza
    
    dell’impazienza, che diventa l’antidoto del piacere.
    
    Tecnica 1: modo tradizionale
    
    A titolo preliminare stimola con grandi cerchi l’area
    
    interna delle cosce, pancia, ventre e pube. Qui non
    
    c’è ...
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