1. Beyond the Withe: Baratri


    Data: 03/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Incesti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... cercavano. Le mani delle due donne indugiavano sui corpi, mappando territori ignoti, cercando zone che sapevano essere fonti di brividi e fremiti, carezzando, riconoscendo, coccolando. Due guerriere che, per un brevissimo istante, si concedevano la vulnerabilità, il lusso più prezioso. La mano di Antonia sinistra scese lungo lo stomaco di Christine, sino al pube. Poi più in giù. Lambì la cosce, piano, con delicatezza sopraffina, accarezzando appena, sino a sfiorare il sesso, già bagnato e prossimo a schiudersi, bramoso. Quella della nera fece lo stesso, trovando una vulva grondante, aperta. La accarezzò dal clito sino allo sfintere. Antonia ansimava, forte e così anche Christine. Le altre mani erano occupate a toccare, carezzare, stringere, sondare. Le natiche della rossa erano sode quanto il resto del corpo. La cellulite pareva bandita dal corpo di quell’amazzone guerriera giunta dall’Europa. Un dito della nera carezzò lo sfintere dell’altra, provocando una reazione tutt’altri che negativa. Il dito non affondò nell’ano, ma tornò su quell’area a tratti, a ribadire la scoperta. La mano di Antonia carezzava il clitoride già eretto di Christine, scoprendolo piano, vezzeggiandolo, strappando alla nera gemiti di piacere. Respirare richiedeva la bocca, ormai. Inalavano aria, esalandola in versi di lussuria ancora da soddisfare. Christine infilò un dito nella vulva di Antonia. Non dovette fare molto: l’umidore dell’intimità della rossa era tale da rendere superflua quasi qualsiasi ...
    ... pressione. Il dito scivolò dentro, fino alla nocca. -Oh… oui…-, mormorò la baronessa. Christine sentì una mano stringerle una natica, l’altra, accomodata tra le sue gambe stava facendola godere. Colava miele e lo sapeva. Antonia strappò la mano dalla sua intimità portandosela alla bocca. La succhiò con voluttà provocatrice. Christine fece lo stesso, come in trance. Il sapore della rossa era dolce, ma non stomachevole. C’era un retrogusto amarognolo. Sorrise. Si leccò le labbra con un atteggiamento volto a ribadire qualcosa di inesprimibile a parole. Ansimavano entrambe. Fu la nera a prendere l’iniziativa: afferrò il polso dell’altra e la proiettò sul letto con una mossa semplice ma efficace. Antonia non oppose resistenza. Christine sorrise, vogliosa. Si sfiorò freneticamente. Si avvicinò alla rossa e, inginocchiatasi tra le sue cosce, prese a leccarla. Trovò il clito, vezzeggiandolo con rapidi e sapienti colpi di lingua. Sentì le cosce di Antonia stringersi su di lei, la mano della baronessa spingerla contro la vulva rorida e fremente, le imprecazioni in francese inframmezzate da gemiti sempre più frequenti, il bacino che spingeva verso la sua bocca quell’area così sensibile. D’improvviso, Antonia godette con un urlo secco. Christine la sentì sgorgare qualche goccia di smegma. Leccò. Si alzò dalla vulva, osservando la donna ancora ansimante. Con atteggiamento volutamente altezzoso si alzò in piedi sul letto, scese con il sesso sul viso della rossa. -Lecca. Ora tocca a me.-, ...
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