1. Beyond the Withe: Baratri


    Data: 03/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Incesti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... Christine sparare. Kovalzski non può colpirla senza esporsi al fuoco.
    
    Christine non pensa. Spara, conta i colpi mentalmente. Deve ricaricare. Estrae il caricatore e fa per sostituirlo. In quel momento però, la vede. Un’ombra. Un incubo. Capelli biondi raccolti in una coda. Viso spietato, occhi neri. Un’assassina. Brandisce un machete. È entrata da una finestra, approfittando evidentemente della distrazione fornita dall’irruzione. Il machete cala. Christine reagisce d’istinto. Interpone l’arma tra lei e la lama. Para. Impatto notevole. Metallo contro metallo. Gira l’arma tra le mani. Colpisce al ginocchio. Manca. L’altra schiva. Il machete fende. Christine evita di filo. Sente il fiato della morte sul collo. Lascia il fucile dopo il secondo fendente, che quasi le centra la mano. Fa un passo indietro. Sorride in modo demente: quello è ciò che fa, ciò che é. Non è diversa da lei, non molto, almeno. E capisce che quella è brava. Ignora la lama. Blocca il polso armato dell’altra. Percuote con colpi corti. L’altra reagisce. Botte, da una e dall’altra parte. Dolore e sangue. Tagli superficiali. Un calcio le prende un ginocchio. Dolore, ancora. Perde la presa sull’avversaria. L’altra alza il machete. Christine indietreggia. Sente il muro dietro la schiena. Fine della corsa.
    
    Mossa dalla disperazione, raggiunge con la mano una bottiglia. La lancia contro l’altra. Centra alla spalla. Guadagna tempo. Si china. Raggiunge il coltello nello stivale. Quindici centimetri di lama ...
    ... forgiata in foggia Tantō. L’altra sorride, apparentemente esaltata. Altro fendente. Christine evita, cercando di colpire il braccio armato. Il contro-fendente le graffia il polso armato. Stringe la mano. Deve vincere, deve! Il colpo successivo non lo evita. Lo sfrutta. Entra nella guardia della bionda. Colpisce. Fendente uno, gola. L’altra gorgoglia, cerca di respirare. Stoccata uno, costato. Pianta il Tantō sino all’elsa. Fine dei giochi: la bionda cede, sussulta, il machete le cade. Christine vorrebbe fermarsi, contare graffi e ferite, lividi e dolori, ma non può. Cerca il fucile. Lo trova.
    
    Mark Kovalzski evita un calcio. Blocca il pugno e applica una torsione. Stringe. Ora ha un’ostaggio. Si fa scudo con Antonia. La donna dai capelli ramati si divincola come può, tenta di reagire. Inutile: la pistola in pugno a Mark suggerisce di evitare ogni reazione. -Christine Buenariva! È finita. È te che voglio. La mia missione è uccidere te, non lei. Ma lo farò se mi costringi.-, urlò. Vide la nera fare capolino, arma puntata su di lui. Mexican standoff con ostaggio. Il peggior esempio di come condurre una missione, ma alla fine, Mark non ha avuto scelta, non con tutti i membri della squadra morti. Non vedendo Ludmilla può pensare che anche lei sia morta e tant’é. Christine è ferita, dolorante, lo vede. Può farcela. Deve solo ucciderla. -Pensi di poter rischiare? Chi è lei per te? Un’amica? Un’amata? Una sconosciuta? Pensi di riuscirci, Christine?-, chiese. Collimò la pistola con la ...
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