Beyond the Withe: Baratri
Data: 03/10/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... il luogo?-, domanda assolutamente calma. -E anche il tempo. Equazione al completo.-, risponde la voce dell’altro. -Tempo di muoversi.-, risponde la voce. -E.T.A. 24 minuti al punto d’imbarco. Sto tracciando.-, risponde l’altro. –Roger that. Ci muoviamo.-. La comunicazione termina rapidamente.
C’è solo tenebra. L’inizio è sempre quello. Oscurità. Lo è da sempre. La luce, quale che sia, arriva dopo. La tenebra è lostatus nascendidell’universo, a tutti i livelli. Di ogni universo. Anche nella vita di Christine la luce è arrivata solo dopo l’oscurità. Inutile lottare dunque contro tale verità. L’impossibilità di combattere e smentire l’assioma porta ad accettarlo. Christine sentì le mani e la bocca della sua nemica sondarle il corpo, accarezzarla, risvegliare desideri proibiti e contrari alla sua volontà, eppure innegabili. Si sforzò assolutamente e totalmente di estraniarsi da sé stessa, di sottrarsi a quell’ignobile attacco alla sua dignità. In realtà, lo sapeva bene, non c’era realmente difesa. Solo coesistenza, accettazione. Finanche dell’oltraggio definitivo, perfino di quell’ultima umiliazione così orribilmente gradita al suo corpo ma tremendamente vana per la sua mente. La nera sentì le dita della donna accarezzarle la vulva, stuzzicare desiderio, brame. La guardò negli occhi. Lucia sorrise. Una mano sfiorava piano l’intimità di Christine, l’altra affondava tra le cosce della strega, aperte che gemeva appena toccandosi, gli occhi bicolori socchiusi. Nessuna guardia in ...
... vista. Non era uno spettacolo a beneficio dei vari sorveglianti di quel luogo oscuro: era solo per loro due. Un’ultima esibizione di empia e terribile voglia. Christine suo malgrado sentiva di star godendo. Il suo corpo rispondeva agli stimoli sin troppo sapientemente elargiti dalle dita di Lucia. La troia stava sfiorandole il clitoride, carezzando i seni e le grandi labbra, toccandosi e toccandola. Cercò di evitare, di estraniarsi. Di pensare ad altro. Funzionò solo in parte: il suo corpo la stava tradendo nel peggiore dei modi, e non poteva farci nulla. Ringhiò incoerentemente agitandosi quando sentì un dito di Lucia entrarle dentro mentre un altro le sfiorava ancora il clitoride. Un terzo dito le sfiorò lo sfintere. -Godi con me, Christine.-, la voce di Lucia aveva una sfumatura roca. Desiderio puro. Christine Buenariva si odiò per quel momento, il corpo voleva godere, la mente no. Ma non c’era verso di fermare la valanga che la strega aveva messo in moto. Forse aveva messo qualche eccitante nell’acqua? Possibile? Non lo sapeva. Sapeva solo che stava per venire. Sollecitata dalla sua nemica, dalla sua aguzzina stava per godere come l’ultima delle troie. Era bagnata, sapeva di esserlo. Sebbene cercasse di chiudere le gambe per sbarrare l’accesso al suo fiore, le era impossibile a causa delle catene. Era inerme. Esposta a ogni capriccio della sua torturatrice. La quale, toccandosi e toccandola, a tratti le baciava il seno e i capezzoli, lo stomaco e il ventre. Piano. Delicata ...