Roberta e le sue passioni
Data: 02/10/2021,
Categorie:
Hardcore,
Tabù
Dominazione / BDSM
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... secondi.
Adesso, qui, era tutt’ altra cosa: davanti agli occhi il paradiso e nel cuore le pene dell’ inferno per la paura di sbagliare.
Non trovò di meglio da fare che inginocchiarsi ai piedi del letto e con delicatezza sfilarle le scarpine.
- Dai – le sussurrò – perdonami, qualsiasi cosa abbia fatto. –
Lei mugugnò, ma non lo scostò. Allora lui si fece coraggio: - Ti faccio un massaggino ai piedini? E’ rilassante ... posso? –
Altro mugugno, ma nessuna ribellione, il ragazzo prese la risposta come un sì.
I piedini di lei erano veramente belli ed esercitavano sul giovane un grande fascino da sempre, adesso non gli sembrava vero di poterli accarezzare.
Infatti subito si diede da fare, si mise comodo appoggiando i gomiti sul bordo del letto e massaggiando i piedi di lei uno per mano: - Come sono freddi questi piedini, ora te li scaldo, tesoro. – e se li portò al petto, alzandosi la maglietta di cotone.
Agiva con sempre maggiore libertà.
Approfittando della posizione, baciava i piedini, li stringeva e con gesti sempre più lascivi, cercava di salire alle gambe con le mani e poi alle ginocchia. Ogni volta che toccava, faceva del suo meglio per allargarle le gambe e per vedere più su ... in alto ... per godersi, finalmente, la vista di una figa che era stata solo un sogno, finora.
Fantasticava e arrapava, cercando di immaginare come era fatta e sperando che lei non lo scacciasse, lasciandolo del tutto a bocca asciutta.
Lui procedeva alla meglio, ma ...
... la paura faceva da deterrente e da eccitante allo stesso tempo.
Intanto Melania, riceveva tutte quelle sensazioni. Il ragazzo era impacciato e servile e mentre all’ inizio questa situazione le era sembrata tediosa, adesso scoprì che l’ ammirazione e il timore reverenziale di lui la eccitavano oltre misura.
Si sentiva una dea, che per capriccio aveva deciso di concedere al suo suddito, confidenze che altrimenti avrebbe potuto solo sognare.
Non aveva mai provato la sensazione del dominio.
Forse era dovuto al fatto che lui si era dedicato prima di tutto ai suoi piedi. Era in ginocchio e faceva del suo meglio per essere delicato e cortese, ma dall’ affannosità del respiro, capiva anche che era sempre più eccitato e che faticava a trattenere la sua virilità giovane e prorompente.
Con languido distacco, quasi dormisse senza accorgersi di nulla, Melania si voltò completamente mettendosi supina e sollevò un ginocchio verso l’ alto, scoprendo completamente le mutandine.
Nicola credeva di impazzire, cominciò delicatamente a leccare le dita dei piedi, premendosele sul viso e sulle labbra.
La lingua di lui passava tra le piccole dita facendo sussultare la ragazza di un piacere che era ben altro che solletico.
Allora Nicola fece una richiesta inaspettata: - Ti prego – disse – non pensare a male, ma io se non mi sbottono scoppio. – e fece un cenno che indicava il pantalone, teso e sospinto dal pene rigonfio.
La ragazza lo ignorò fingendo di essere impegnata a ...