Una Rossa Fantastica – Collana l’Inferno e l’Abisso Vol. 3
Data: 28/05/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... ventuno passate e la galleria era molto animata. Stefy aveva detto al marito che quella notte non sarebbe tornata a casa, così le aveva ordinato la sua Padrona. Molta gente andava e veniva e le quattro donne non potevano passare inosservate, troppo belle per non essere notate, ma intorno a loro c’era come un cerchio immaginario e nessuno osava oltrepassarlo, la gente passava buttava uno sguardo e proseguiva senza avvicinarsi. Eva fece un passo verso Ely. – Bella la tua schiava – disse a Francesca soppesando la bionda con sguardo critico, ma soddisfatto. La Mistress si avvicinò ancora di più e mise due dita sotto il mento della schiava e la guardò facendole girare il viso da un lato all’altro. Ely arrossì, si sentiva imbarazzata ed umiliata ad essere esaminata così platealmente in un luogo pubblico. Però non si sottrasse, né si irrigidì, tenne le mani distese lungo il corpo, la borsetta nella mano destra. – Hai delle labbra fantastiche e degli occhi verdi stupendi – si complimentò la Mistress. Ely non ritenne di rispondere, ma arrossì ancora di più. – Socchiudi le labbra – ingiunse Eva. – Signora la prego, non qui – piagnucolò, a quel punto, Ely disperatamente. – Qui ed ora – sibilò Francesca avvicinandosi minacciosa ed Ely socchiuse le labbra inghiottendo amaro. Eva le passò un dito sulle labbra, – leccalo schiava – ordinò. Ely abbassò gli occhi, socchiuse le labbra e leccò. Durò pochi secondi, poi la Padrona ritirò il dito. – Hai bisogno di maggiore disciplina, ma sei stata ...
... brava – disse accarezzandola sulla guancia. Nessuno aveva notato il dramma della schiava, forse qualcuno aveva visto, ma non aveva capito. Ely riprese a respirare ed il suo colorito ritornò normale, ma notò che la sua Padrona era tesa, pensava che l’avrebbe punita. In effetti Francesca non era soddisfatta, la guardò in tralice, ma non le disse niente ed Ely si preoccupò ulteriormente. Il cellulare di Eva squillò, la telefonata fu molto breve, poi Eva disse rivolgendosi a Francesca – andiamo. – Avanti Eva e Francesca, dietro Stefania e Ely. Girarono nelle viuzze del centro, suonarono ad un campanello ed entrarono in un portone di un palazzo antico e maestoso, invece di prendere l’ascensore scesero una rampa di scale ed entrarono per una porticina semiaperta. Ely era in apprensione, guardò Stefania che le sembrò perplessa e preoccupata quanto lei. Segno inequivocabile che anche lei non era mai stata in quel luogo. Nell’atrio una cicciona di almeno cento chili, vestita solo di strisce di cuoio che racchiudevano un seno smisurato ed una vulva incastonata tra due cosce voluminose come grossi prosciutti, li accolse. – Buona sera Mistress, mi chiamo Greta e sono la guardiana dei sotterranei, Vi prego di accomodarvi da quella parte – e fece loro segno verso un ingresso laterale. Eva e Francesca si diressero da quella parte. Ely e Stefy fecero per seguirle. Ma il cerbero sollevò una mano e disse – voi no, voi venite con me. – Ely e Stefy prima guardarono verso le padrone vedendo solo ...