1. Luna e le Sorelle del pianeta Nefalia


    Data: 19/09/2021, Categorie: Hardcore, Sesso di Gruppo Sesso Interrazziale Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster

    ... mano. Era troppo: dopo meno di un minuto lui la supplicò di smettere.
    
    Lei smise di succhiare ma non di segare, e appoggiando la guancia sull’attaccatura della coscia di lui disse, fingendo il broncio: “Mi privi così del mio giocattolo preferito?”
    
    “No…te lo do solo in un altro modo…”
    
    Claudio si alzò, si inginocchiò accanto a lei e le slacciò il reggiseno. Si riempì le mani coi suoi seni, premendo i palmi sui capezzoli duri, e la baciò di nuovo. Mentre le lingue si intrecciavano, la spinse indietro fino a farla sdraiare supina e con le gambe divaricate sul tappeto davanti al divano, con lui inginocchiato tra le gambe, con la schiena arcuata in modo da continuare a baciarla. I suoi capelli lunghi e folti ricadevano come una cas**ta che ricopriva i loro corpi.
    
    Con la lingua di Claudio in bocca, Luna sentì la punta del suo membro farsi strada tra le pieghe della vulva, appoggiarsi all’ingresso dell’orifizio e scivolare senza difficoltà nella vagina madida. La stava riempiendo, bocca e vagina. Gemette, sollevando il bacino per aiutare Claudio a inserirsi fino in fondo. Ristettero un istante, poi lui sollevò il sedere e si ritrasse, per scendere a schiantarsi con forza dentro di lei. Ancora e ancora. La punta batteva contro la cervice, e Luna
    
    gemeva contro la bocca di Claudio che non le dava tregua, pompando con forza. Una mano ritrovò il seno, strizzando il capezzolo tra le dita, mentre il ritmo incalzante delle spinte si faceva più veloce, quasi folle. Luna liberò ...
    ... la bocca da quella di lui e gridò. Frenetica, si premeva contro di lui ad ogni spinta, e quando la mano di Claudio scese dal seno e trovò il clitoride, Luna seppe che non avrebbe più potuto trattenersi.
    
    Venne urlando mentre il fallo la incalzava senza perdere un colpo. Venne e venne contraendosi sotto di lui e intorno a lui. E quando, passato l’apice e ripresa coscienza del mondo circostante lo sentì chiedere: “Posso venire dentro?” ebbe solo la forza di annuire, non fidandosi della propria gola roca per il tanto gridare.
    
    Sentì le sue mani afferrarle le natiche e sollevarle leggermente il bacino da terra, sentì i colpi che adesso si erano fatti più lenti ma se possibile ancora più profondi, e più violenti. Sentì la punta battere sul fondo, l’asta sfregare contro le pareti rese ipersensibili dall’orgasmo, e a ogni colpo le sfuggì un gemito.
    
    E infine lo vide strizzare gli occhi, lo udì gridare, e sentì i fiotti di sperma che la riempivano.
    
    Rimasero abbracciati e ansimanti sul tappeto finchè il fallo non iniziò a rimpicciolirsi. Allora Claudio si alzò e arginò la cas**ta di sperma e umori con un fazzoletto di carta. La ripulì per bene e con un altro fazzoletto ripulì sé stesso prima di attirarla sul divano, tra le sue braccia, sotto una leggera copertina di pile per
    
    proteggere la pelle sudata dall’arietta di fine settembre che entrava dalla finestra aperta.
    
    Ridendo Luna si tolse gli anfibi, poi si accoccolò meglio contro di lui che nel frattempo armeggiava col ...