Una serata difficile da dimenticare
Data: 02/09/2021,
Categorie:
Trans
Autore: Chloe_xddl, Fonte: Annunci69
... macchiare...per cena"
Fu cosi' che passammo un ora abbondante a preparare e mangiare, finendo nel mentre le due bottiglie di vino che avevo portato.
Sara' stato verso le nove di sera che Silvia ricevette una telefonata e si assento' un 2 minuti per parlare. Quando ritorno' in cucina mi ero messa a sparecchiare, le guance arrossate dal caldo dovuto al vino.
"Non ti preoccupare, faro' io dopo" mi disse avvicinandosi e, con fare molto sensuale, mi sussurro' all'orecchio "seguimi, ho una bella sorpresa per te". Prima di scostarsi mi diede un bacino sulla guancia, mi prese la mano e mi porto' nuovamente in camera da letto.
"Ti fidi di me vero?" mi chiese.
"Certo, che domanda e', lo sai che sei come una sorella per me"
"Bene, anch'io ti voglio bene come a una sorella e non ti farei mai capitare nulla di male" mi rispose e, nel farlo, mi mise una maschera sugli occhi. "Ecco, resta cosi', apri un po le gambe"
"Silvia, ma cosa vuoi fare? Lo sapevo io che stare troppo tempo senza un ragazzo ti fa male", le risposi intrigata dalla situazione e disinibita dall'alcool.
Sentii il rumore di una sedia che veniva posizionata vicino a me e subito dopo la sensazione di una corda sulle caviglie. Silvia mi stava legando, gambe divaricate alla sedia, un brivido di timore misto ad eccitazione mi percorse la schiena.
Finito di bloccarmi le gambe passo' a legarmi i polsi, prima tra loro e poi allo schienale.
Una volta terminato sentii la sua soffice mano scorrermi sulle ...
... gambe, partendo dalle caviglie e salendo sempre piu' in alto fino alla coscia. Ero preoccupata ma allo stesso tempo eccitata al sapere che le mutandine, che aveva tanto insistito indossassi, le davano libero accesso alla mia intimita'. Mi aspettavo che si sarebbe fermata ad accarezzare il mio buchino ma, con mia grande sorpresa, inizio' ad accarezzare quel mio attributo maschile, quello che non avevo mai desiderato.
Aveva da poco iniziato a massaggiarmi quando il telefono squillo' nuovamente.
"Ok" le sentii dire, mi diede un piccolo sculaccione e poi si allontano' dalla stanza lasciandomi cosi'.
La mascherina non mi faceva vedere nulla di quello che accadeva attorno a me ma certamente Silvia aveva spento la luce della stanza quando era uscita, ero sola al buio, legata e con il culetto scoperto.
Dopo un paio di minuti che sembravano non finire mai, passati cosi', in un silenzio interrotto solo dal mio respiro affannato misto di eccitazione, sentii i passi di Silvia farsi piu' vicini e, con mio grande stupore, non erano gli unici passi nella casa. Non sapevo dire quanti ma di sicuro non era piu' da sola.
Sentii la porta spalancarsi e subito dopo una luce fioca, soffusa si accese.
I capelli lunghi di Silvia mi si posarono sulle spalle e il suo respiro caldo mi sfioro' la guancia.
"Piccola Chloe, come tu tieni alla mia felicita', cosi' io tengo tantissimo alla tua. So quanto male sei rimasta dopo aver rotto con il tuo ultimo ragazzo per cui ho deciso di fare ...