Inconsapevolmente cornuti. 11 La scuola delle puttane.
Data: 31/08/2021,
Categorie:
Cuckold
Tradimenti
Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu
... e, con un tono alquanto sconsolato, spiega finalmente il mistero. «Mi ha tradito». Andrea lo guarda stupito, incredulo, cerca di capire se il suo amico stia scherzando o se parli seriamente, ed Alberto gli chiarisce ogni cosa. «Per quattro anni, ho vissuto in paradiso. Avere Eleonora fra le mie braccia era la cosa più bella del mondo. Poi ci fu un breve periodo, in cui lei era particolarmente nervosa e agitata e, sempre più di frequente, fra di noi si creavano bisticci e piccole incomprensioni. Una sera, di metà estate, ero a casa sua e lei cercava le parole più adatte per dirmi una cosa molto importante. Non ricordo per quale motivo era particolarmente nervosa, mentre lei, con la sua indecisione e titubanza, non fece altro che provocare l’ennesimo bisticcio. Indispettito, ho preso e me ne sono andato, lasciando la sua casa. Dopo esser uscito dal cancello della villetta, sono rimasto diversi minuti appoggiato alla mia auto a fumare una sigaretta, giusto per schiarirmi le idee. Mi sono calmato e dato del fesso, così sono tornato indietro, per cercar di far pace con lei e sentire che cosa aveva, di così importante, da dirmi. Mentre mi avvicinavo alla casa, ho visto le luci del salone accese; non sono passato dal portone, ma son passato da giardino, così da entrare direttamente attraverso il finestrone aperto. La scena che mi si è presentata davanti agli occhi, mi ha fatto gelare il sangue: Eleonora, a cosce aperte, si faceva masturbare da suo padre, mentre gli faceva un ...
... pompino. Quando lui si è reso conto della mia presenza, è scattato in piedi, mentre lei, che mi ha visto, ha emesso un urlo e poi è corsa verso di me. L’ho guardata dritta negli occhi e le ho detto una sola parola: “Puttana”. Da quel giorno, son passati più di trent’anni. Quando ho saputo che aveva avuto un figlio, ho ipotizzato che fosse frutto della relazione con suo padre. Qualche giorno fa, ci siamo incontrati in tribunale e Michele, questo il nome del ragazzo, era in compagnia di Eleonora. Osservandolo bene ho notato un dettaglio cui, in tutti questi anni, non avevo mai fatto caso: una piccola voglia, sulla tempia destra, esattamente, come quella che puoi vedere sul mio viso; inoltre, a differenza della madre, che hai capelli rossi, i suoi sono dello stesso colore che avevo io, prima che diventassero bianchi. Ho allontanato da me l’idea che, forse, quella sera voleva dirmi che aspettava un figlio da me e, ancora oggi, rifiuto di credere ad una simile eventualità». Andrea lo guarda, si rende conto della grande tristezza che ha avvertito nelle parole del suo amico. Poi cerca, in qualche modo, di cambiare discorso. «Amico mio, la vita è decisamente strana. Hai perduto l’amore della tua vita e, adesso, stai ricostruendo la tua felicità fra le braccia di una donna che condividi con un altro uomo. Sei proprio sicuro che Lucia rappresenti, per te, il sogno che vuoi realizzare?» Alberto ricambia lo sguardo, sorride e parla con parole decise, allegre e, soprattutto, intriganti. «Non ...