La ragazza con l’orecchino di perla
Data: 30/08/2021,
Categorie:
Trans
Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69
Mi chiamo Michele, ho venticinque anni e la mia vita scorre tranquilla tra amici e lavoro.
Sono alto, robusto, capelli e occhi marroni e vivo alla periferia di Bari.
Non ho una ragazza, ma sono innamorato perdutamente di una mia vecchia amica, Paola.
Purtroppo però la timidezza nei suoi confronti e la paura di sbagliare, ha fatto sì che non avessi mai una vera e propria occasione con lei.
Vivo ancora a casa dei miei, casa che condivido con la mia splendida sorella, Maria, di qualche anno più piccola rispetto a me.
La mia vita sembrerebbe quasi perfetta, ho un lavoro che rende bene, mi diverte e passo la maggior parte del mio tempo libero a leggere libri o a giocare ai videogame.
Sembrerebbe quasi che sia un ragazzo banale, come tutti gli altri, la verità è che nascondo un segreto da quando sono piccolo.
Sono perdutamente attratto dagli indumenti femminili e dalle sensazioni che mi causano a contatto con il corpo.
Non ricordo cosa mi spinse a farlo, ma ricordo di aver avuto circa 12 anni.
Rimasi solo a casa, mia madre aveva portato la mia sorellina a scuola di danza e io, spinto da una strana curiosità, andai a rovistare nei suoi cassetti.
Trovai un costume da bagno e lo indossai.
La sensazione di avere qualcosa che mi fasciava glutei e pancia fu stranissima all’inizio, fredda, ma poi diventò calda e avvolgente e sentì come se il mio pene, ancora non sviluppatissimo, stesse iniziando a muoversi.
Allungai la mano e mi toccai, ripetutamente, ...
... incessantemente, velocemente.
Sentii come se dovessi fare la pipì ma poi, all’improvviso, non sentii più nulla.
Inutile dire che non mi accorsi di essere venuto, ma mia madre sì.
Ancora ricordo le urla e le grida quando lo scoprì.
Questo però non mi fermò. Gli anni passarono ed io divenni sempre più bravo nel ripiegare i vestiti al loro posto.
Il mio outfit preferito consisteva in collant, costume da bagno e un vestito lungo e azzurro che fasciava il mio corpo perfettamente. All’inizio ero anche in grado di usare delle scarpe con il tacco di mamma ma, complice lo sviluppo, passai dall’indossare un 38 ad avere un 44, quindi ben presto dovetti rinunciare a questa parte dell’abbigliamento.
Tuttavia, verso i 16 anni, smisi quasi definitivamente.
Successe un giorno d’inverno. Ero uscito con gli amici e trovai mia madre sul letto con un paio di collant e una gonna.
Sui collant c’era una vistosa macchia di sperma.
“Cazzo. Come ho fatto a non accorgermene” pensai.
Non dissi niente.
Mia madre mi disse solo: “Vestiti. Vediamo.”
“No” risposi.
“Perché lo fai?” Mi chiese lei.
“Non lo so, so solo che mi diverte ed è come se mi sentissi vicino ad una ragazza” aggiunsi.
“O lo fai davanti a me, o non azzardarti più a farlo” continuò lei.
“Va bene mamma, non succederà più”.
Da allora smisi di usare i suoi vestiti ma, il tempo passava, mia sorella cresceva e crescendo usava anche dei vestiti sicuramente più provocanti di quelli che avesse mamma nei ...