1. L'erotismo È come il ballo: c'È sempre uno che conduce l'altro. quando l’erotismo non ha età parte seconda)


    Data: 30/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: accomplices, Fonte: Annunci69

    ... Poiché è un gioco che si dovrà fare “Bendati” lo abbiamo intitolato: “Indovina chi è! Indovina cos’è!”
    
    Inizieremo dapprima noi donne ad essere bendate e dovremo indovinare tutto quello che voi maschietti ci appoggerete sulle labbra, sulle tette, tra le gambe, ecc…
    
    Successivamente il gioco passerà nelle nostre mani e sarà il momento delle grandi “sorprese”. Saremo noi quelle che vi dovremo appoggiare qualcosa… Sono certa che ti ecciterai alla grande.
    
    Verso le ore 17:00 ecco arrivare Mauro. Dal suo sguardo ci rendemmo conto che era eccitato al pensiero del gioco che avevamo preparato. Gabriele subito si diede da fare per preparare l’occorrente:
    
    • Bende,
    
    • Pennelli da imbianchino,
    
    • Secchi di vernice (ovviamente vuoti),
    
    • Scaletti
    
    • Un quotidiano.
    
    La cosa mi sembrava così strana. Non avevamo parlato solo di bendarci? A cosa sarebbero dovuti servire gli altri utensili? Sapevo, dalle tante chattate, che Gabriele era pieno di risorse e di fantasia. Con il giornale realizzò dei cappelli da imbianchino. Poi posizionò gli scaletti davanti a due pareti ad angolo e dopo averci fatto indossare dell’intimo sexy, delle minigonne ed i cappelli di carta di giornale, ci bendò, ci fece salire ognuna sul proprio scaletto dandoci pennello e secchio come se fossimo dei veri “imbianchini”.
    
    Da quel momento ebbero inizio le danze. Gabriele e Mauro erano i direttori dei lavori e ci indicavano la posizione da assumere per pitturare le pareti. Io, che ero in una posizione ...
    ... alquanto lontana rispetto alla parete, così aveva programmato il mio direttore, ero tenuta a sporgermi. Dal di sotto sicuramente chi era posizionato, ai piedi dello scaletto, aveva la completa visione del mio culo e della mia fica.
    
    Non ebbi nemmeno il tempo di pensarci che sentii delle mani, che pian piano mi accarezzavano le gambe, fino ad arrivare alle mutande. Cercai di immaginare di chi fossero, ma nel momento in cui mi sentii stringere il culo, capii subito che si trattava di Gabriele.
    
    In quell’attimo mi ritornò alla mente quando, la volta precedente ero uscita da sotto il tavolo e già pregustavo il seguito.
    
    Ma la situazione adesso era cambiata. Le dita delle mani frugavano dappertutto mi sembrava di essere, in una “Gangbang” alle prese con tanti cazzi che entravano e uscivano dal culo e dalla fica. Non sapevo Mauro cosa facesse, né tantomeno mi interessava più di tanto, però sentivo i gemiti di piacere di Marika e capii che anche Lei stesse vivendo una situazione simile. Mi contorcevo a più non posso e la paura di poter cadere era tanta per cui imploravo Gabriele di farci scendere. Non lo avessimo mai fatto! Nello scendere, Gabriele, si pose dietro di me ed avendo già il cazzo fuori dalle mutande, in un batter d’occhi me lo sentii tutto dentro la fica. Mi entrava tutto in corpo, lo sentivo nello stomaco. Ormai era tutto stabilito. Posizione “pecorina” e non c’era via di scampo! Con le mani mi stringeva le zizze e mi teneva forte mentre mi stantuffava con il suo ...