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Ho pagato per farmi scopare.
Data: 24/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: anita69, Fonte: Annunci69
La Pandemia da Covid sta rallentando i nostri giochi erotici dal vivo ed allora continuo nei racconti di un recente passato, per tenere viva la voglia, nutrire il desiderio, incrementare l’erotismo, nelle scopate matrimoniali, ormai un po’ datate. Come detto altre volte ci piaceva e ci piace, con Gius, andare in Romagna, a ballare: Riccione, Rimini, Cervia, Milano Marittima. Minivacanze di due giorni, soprattutto in bassa stagione: Hotel magnifici a prezzi stracciati, ottimi ristoranti, discoteche super, bravi ballerini, giovani intraprendenti. Il ballo mi piace in sé e poi adoro moltissimo vedere se, ballando, “becco” qualche giovane intraprendente da portare dopo in camera per delle notti, tutto sesso e rock and roll. Ho già raccontato alcune di queste serate, direi nottate: oggi ne voglio ricordare una in particolare che non piace a Gius, che lui ha dovuto “subire” per accontentare le mie voglie. Credo che una donna, almeno una volta nella vita, debba provare due situazioni “al limite”: quella di essere pagata per fare sesso e quella inversa, di pagare lei, per avere il cazzo di un ragazzo giovane. Almeno una volta nella vita queste due cose fanno sentire una donna dominatrice dell’uomo sia se lo costringe a pagare per averla sia che lo “compri” per i suoi desideri. L’unica esperienza che ho avuto nel primo caso, assai negativa invero, l’ho descritta nel racconto “Tradisco Gius....e mi fanno un pacco”. Oggi voglio ricordare l’altra situazione, ...
... vissuta, anche questa una sola volta: quella di pagare dei giovani per le loro prestazioni sessuali. Anche se a pagare, in vero, fu Gius. E’ Carnevale, siamo a Milano Marittima, in un bellissimo Hotel sul mare, che in estate deve essere da sogno: ora un po’ meno, vista la nebbia che sta calando sulla spiaggia e ci priva anche della vista dell’Adriatico Mi vesto a fica, minigonna nera, autoreggenti a rete, minuscolo tanga rosso…augurale...camicetta cremisi, reggiseno a balconcino…rosso...una fragolona da degustare con un flute di champagne. A proposito lo sapevate che flute si traduce calice a tromba? Mai traduzione più azzeccata. Sono pronta, con Gius andiamo in centro, in viale Romagna, a prendere l’aperitivo, all’aperto sotto due lampioni a gas che danno tepore: due cocktail Martini Hemingway contribuiscono a risolvere il problema del freddo. A cena andiamo lungo il porto canale che divide Milano Marittima da Cervia: un bel posto, elegante, pesce freschissimo: Plateau di ostriche e crostacei per iniziare, poi la tradizionale grigliata di pesce romagnola, il tutto bagnato con una boccia di Franciacorta Satin, che ci centelliniamo con cura. Una cena romantica, mano nella mano, cullati dallo sciabordare delle acque del canale mosse dai pescherecci, che stanno partendo il loro duro lavoro notturno. Facciamo le 23, l’ora giusta per andare al Kursaal, la bellissima discoteca che ha una sala gigantesca per ballare, ma anche una saletta x giovani, che apre più ...